La storia vinicola di Tenute Invidia, fortemente improntata su territorio e famiglia, è recente ma ha radici ben più lontane: siamo negli anni ’70 quando Antonio, titolare di Tenute Invidia, è un bambino. Con la madre, Rosina, in sella ad un motorino percorreva la Strada Statale 16 tra San Pietro Vernotico e Brindisi per raggiungere Aldo, il padre, alle prese con il suo unico ettaro di vigneto nei pressi della contrada San Paolo. A fargli compagnia solo Stelluccio, fedele cavallo e compagno di lavoro, prima ancora del primo trattore Pasquali giunto qualche anno più tardi. La passione del padre ha spinto Antonio ad intraprendere il suo mestiere, quello del viticoltore. Così a 19 anni, dopo la leva militare, affittava il suo primo vigneto nella zona “Casedda” a San Pietro Vernotico. Ad oggi le tenute sono composte da circa 13 ettari di vigneti autoctoni Negroamaro, Primitivo, Verdeca e l’internazionale Syrah, allevati a spalliera e alberello e situati tra i comuni di San Pietro Vernotico e Torchiarolo, antiche terre messapiche. Nel 2020, con la determinazione dei figli Aldo, Gianmarco e Pierfrancesco, nasce l’idea di dare una forma a questa vocazione, la forma di una bottiglia.