– Quali sono le peculiarità e le caratteristiche più significative della tua produzione?
La nostra produzione di vino è rivolta alla valorizzazione dei vitigni autoctoni della provincia di Modena, come Lambrusco Salamino, Lambrusco di Sorbara e Pignoletto. Cerchiamo di effettuare tutte le lavorazioni nel rispetto della materia prima, senza sconvolgere le straordinarie caratteristiche che possiede, per dare al vino carattere di unicità. La particolarità più importante dell’azienda è quella di aver introdotto in delle botti in cemento naturale di forma ovoidale, importantissime per la vinificazione e l’affinamento delle basi destinate agli spumanti Metodo Classico.
– Raccontaci del nuovo progetto a cui state lavorando.
La nostra azienda è in continua sperimentazione, negli ultimi due anni stiamo lavorando su due vitigni molto particolari, uno autoctono della Terra dei Lambruschi, l’Ancellotta, un’uva a bacca rossa molto intensa e un’internazionale, il Riesling Renano, un’uva a bacca bianca originaria della Valle del Reno. Vogliamo cercare di dare una chiave di lettura diversa a questi due vitigni poco conosciuti.
– Qual è la filosofia e la mission delle tua azienda?
La nostra azienda è nata dall’idea di Tommaso, viticoltore con esperienza ventennale, con l’intento di vinificare le uve che con tanta passione e dedizione coltiva ogni giorno. Il progetto ebbe inizio con la valorizzazione di un vitigno autoctono straordinario, il Lambrusco Salamino, allargandolo poi verso gli altri autoctoni e non solo. La nostra filosofia si basa sulla valorizzazione dei nostri vitigni in visione moderna ed attuale, per cercare di far conoscere il nostro territorio e prodotti ad un pubblico più ampio e giovane.
– Come descriveresti l’annata 2023?
L’annata 2023 è stata molto importante, in quanto primo anno di uscita dei nostri vini spumanti Metodo Classico della prima vendemmia del 2020. Vista la nostra recente entrata nel mercato, possiamo dire di aver visto un incremento positivo delle vendite, il che ci rende fiduciosi sulle prospettive future, e nella ricerca di nuovi mercati.
Parlando della vendemmia, fortunatamente è stata un’annata davvero soddisfacente, cosa che non si è verificata in tutte le zone viticole italiane, che hanno subito gli ingenti danni del cambiamento climatico. Nei nostri appezzamenti, salvo qualche piovuta in vendemmia che ci ha fatto preoccupare, possiamo ritenerci molto soddisfatti, buone rese con un ottima qualità. In cantina le fermentazioni si sono svolte in modo ottimale senza alcun problema ed ora tutti i nostri vini si trovano in affinamento, per esprimere al massimo il lavoro svolto in vigna e cantina.
– Da dove provengono i nomi delle tue etichette e a cosa si ispirano le immagini presenti su di esse?
I nomi scelti per le nostre etichette sono di fantasia, utilizzando la lingua latina, per richiamare la tipologia di vino. Per i nostri vini frizzanti rifermentati in bottiglia con il fondo abbiamo scelto il nome “Cum Fundo” che richiama la presenza del fondo naturale all’interno della bottiglia. Per gli spumanti Metodo Classico abbiamo pensato di adottare il nome “Aureo” per dare l’idea di un prodotto Puro, dove il vitigno abbia la sua massima espressione.
– Quali sono i premi e i riconoscimenti che la tua azienda ha ricevuto nel corso degli anni?
Come accennato in precedenza, siamo sul mercato da poco, ma nonostante ciò, sulla nostra prima annata di produzione abbiamo già ricevuto tre riconoscimenti importanti. Due premi ricevuti dalla guida Winehunter del 2023 del Merano Wine Festival, con il bollino rosso, sui frizzanti rifermentati in bottiglia a base di Pignoletto, rispettivamente “Cum Fundo – Origin” e “Cum Fundo – Bianco”. Un terzo premio ricevuto dalla guida Vini Buoni d’Italia 2024 con il Metodo Classico di Lambrusco Salamino Millesimato 2020 “Aureo – Rosato” con il loro massimo riconoscimento, la Corona, rientrando nella loro “TOP300” tra i migliori vini Metodo Classico d’Italia.
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