Testacoda nasce nell’inverno 2017 con l’idea che ha sempre ispirato i 3 soci alla creazione di un gin bilanciato e armonioso: garantirsi un rifornimento permanente di Gin di cui potersi bere tutto il cuore. Agli amici che lo avessero richiesto solo le teste e le code. Da lì, il nome. Partono quindi con l’acquisto di un alambicco da 10l e – imparando l’arte da zero, senza l’aiuto di internet o di esperti, ma utilizzando vecchi manuali di distillazione dei frati–cominciano le prove con l’unico aiuto di due o tre cavie, ovviamente bevitori di gin, che li hanno accompagnati nei vari miglioramenti. Iniziano a distillare in un freddo garage di Ghemme, con quel piccolo grande alambicco e una canzone di rito che li accompagna in ognuna delle 20 distillazioni che hanno reso possibile il Gin TestaCoda che oggi conosciamo. Ricerca di tempi di macerazione, di botaniche che rendessero tondo e armonioso il bouquet e il gusto, di grammature da utilizzare …sognando Francoli a soli 100m dalla loro piccola realtà…
– Da dove proviene la scelta del nome della vostra azienda?
Perchè TESTACODA? Testa e coda di un distillato sono parti fondamentali che, una volta escluse dal distillato, lasciano quello che è chiamato Cuore. Con questo presupposto abbiamo voluto racchiudere in questa bottiglia il nostro gin nella sua migliore espressione, tuttavia accompagnato nel suo nome anche dalle sue parti mancanti che ne completano le origini.
– Quali sono le origini dell’azienda, e quale è stato il vostro percorso che vi ha portato a dove siete ora?
Testacoda nasce nell’inverno 2017 con l’idea che ha sempre ispirato i 3 soci alla creazione di un gin bilanciato e armonioso: garantirsi un rifornimento permanente di Gin di cui potersi bere tutto il cuore. Agli amici che lo avessero richiesto solo le teste e le code. Da lì, il nome. Partono quindi con l’acquisto di un alambicco da 10l e – imparando l’arte da zero, senza l’aiuto di internet o di esperti, ma utilizzando vecchi manuali di distillazione dei frati – cominciano le prove con l’unico aiuto di due o tre cavie, ovviamente bevitori di gin, che li hanno accompagnati nei vari miglioramenti. Iniziano a distillare in un freddo garage di Ghemme, con quel piccolo grande alambicco e una canzone di rito che li accompagna in ognuna delle 20 distillazioni che hanno reso possibile il Gin TestaCoda che oggi conosciamo. Ricerca di tempi di macerazione, di botaniche che rendessero rotondo e armonioso il bouquet e il gusto, di grammature da utilizzare …sognando Francoli a soli 100mt dalla loro piccola realtà…
– Quali sono le caratteristiche di unicità che contraddistinguono i vostri prodotti?
TestaCoda è un Bio Botanical gin agrumato nel quale il ginepro con la sua inconfondibile nota, accompagna e valorizza in un perfetto equilibrio aromatico le altre otto botaniche presenti. Nel percorso sensoriale delineato dai suoi ingredienti di prima qualità veniamo sorpresi subito dalla dolcezza dell’arancia e dal sapore pungente delle due qualità di pepe che si fondono creando interessanti contrasti, fino a giungere al finale intenso ed equilibrato, grazie al mix botanico che completa e arricchisce questa ricetta. Testacoda è perfetto da degustare in purezza e come base per cocktail ricercati.
– Se doveste raccontare i vostri vini (GIN) a chi non li ha mai assaggiati, come li descrivereste?
TestaCoda è un gin fuori dal comune. Totalmente bio, propone un bilanciamento tra le note dolci e quelle speziate delle sue materie prime, mantenendo la caratteristica nota di ginepro. Testacoda nasce da un’idea di tre amici – i suoi ideatori – che, forti della grande passione per questo distillato, hanno voluto interpretarlo a modo loro, creando un gin dai tratti decisi e dagli aromi corposi che restano ben impressi fin dal primo assaggio.
– Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Il metodo di produzione di TestaCoda Gin è London Dry, ovvero macerazione in soluzione alcolica di tutte le botaniche mescolate, un’unica distillazione della soluzione completa e riposo in contenitori d’acciaio senza nessuna aggiunta di botaniche o zuccheri.
– Quali sono i canali di vendita utilizzate per raggiungere i vostri clienti? Quali strategie avete adottato in questo momento di emergenza sanitaria?
La nostra azienda distribuisce il prodotto sul territorio nazionale. Abbiamo delle collaborazioni con dei distributori locali che seguono zone ben circoscritte, abbiamo sempre voluto trovare partner piccoli e che credono nel nostro progetto artigianale, così da avere il controllo sulla selezione di Clienti e mantenere il prodotto di nicchia. Principalmente per i Clienti privati abbiamo due ecommerce del settore: Bottega Alcolica e Gin Shop.
– Organizzate visite in cantina per appassionati? Se sì, cosa prevedono?
Al momento non abbiamo previsto visite in azienda, ci strutturiamo presto, sperando nella ripresa da questo momento difficile.
Leave a reply