– Perché avete deciso di intraprendere questa esperienza? Da dove proviene la vostra passione per il vino? Quali sono le origini della vostra azienda?
Tenute Navarra nasce dal sogno del fondatore, Totò Navarra Sr, che fin da bambino è cresciuto tra la natura, i campi e la terra. Crescendo a soli 18 anni è emigrato in Inghilterra in cerca di fortuna e ha iniziato a dedicarsi alla cura dei giardini. Dopo 16 anni trascorsi in Inghilterra dove nel frattempo ha costruito la sua famiglia si è reso conto che il richiamo della sua terra natia era troppo forte quindi decide di tornarvi, affrontando tutte le paure e le insicurezze, dal momento che non aveva più neppure una casa in cui abitare. Il ritorno alla sua terra di origine non è stato semplice, poichè ha dovuto reinventarsi per crescere i suoi figli e insieme a sua moglie, ha fondato una piccola impresa di servizi partecipando attivamente dapprima alle pulizie condominiali e, successivamente, con l’aiuto del figlio Salvatore. È Salvatore la seconda generazione che trasforma la piccola impresa di servizi in una delle aziende più importanti in Italia.
Il Sig. Navarra, nel frattempo, va in pensione e rinuncia alla vita da pensionato, fatta di meditazione e viaggi, e ricomincia a lavorare.
Nel 2019 decide di coronare finalmente il suo sogno e visita una tenuta abbandonata da diversi anni decidendo di acquistarla per donarle vita e dare avvio insieme al suo primo nipote, anche lui Totò, il progetto Tenute Navarra.
– Cosa significa per voi gestire un’azienda come la vostra?
Due generazioni a confronto ma con un’unica visione fondata su valori quali la famiglia e il lavoro, l’umiltà. Sposano a pieno le stesse ideologie e condividono la stessa voglia di mettersi continuamente in gioco.
Tenute Navarra vanta di un team under 30 e difatti la giovinezza è una delle nostri tratti caratteristici. Giovinezza che si traduce in entusiasmo, voglia di fare e innovazione, e non in inesperienza dal momento che il team è coordinato da Salvatore, con una esperienza manageriale trentennale e da diversi consulenti professionali.
Tenute Navarra è un’ azienda sostenibile che investe ogni giorno sul concetto della sostenibilità che non è soltanto ambientale ma abbraccia ambiti più ampi come quello sociale e di governance rispettando i 17 punti sanciti dall’agenda 2030 fissata dall’ONU. A tal proposito disponiamo di uno strumento atto proprio a dimostrare la nostra sostenibilità aziendale che è il SI Rating.
– Quali sono le sensazioni che volete trasmettere ai consumatori attraverso le vostre etichette?
Oggi Tenute Navarra è una realtà familiare, con dei valori strettamente legati alla famiglia e alle persone che ogni giorno si impegnano a vari livelli per portare avanti questo progetto. Ogni nome che abbiamo scelto per i nostri vini ha dietro una storia, il nostro primo vino bianco – Sofien- ad esempio, abbiamo voluto dedicarlo a Sofia Navarra, la nipote più giovane del nostro fondatore. Il Disiato – Frappato Terre Siciliane IGP – invece rappresenta il forte desiderio di Totò che a quasi 70 anni ha deciso di avviare un questo nuovo progetto. Abbiamo poi pensato alle occasioni di consumo di alcune delle nostre referenze e abbiamo giocato con il contrasto tra chiaro e scuro: Il Nero d’avola vitigno principe della Sicilia, ha un colore intenso e profondo, opposto rispetto alle caratteristiche visive del Grillo, che risulta invece luminoso e a volte brillante. Proprio da questa contrapposizione sono nati i loro nomi, Scurò e Allucià, due parole che vogliono esaltare le differenze di questi vini. Abbiamo scelto di legare il nostro Cerasuolo di Vittoria al territorio: il suo nome, infatti, – Maribu – è l’unione dei nomi dei tre paesi che circondano la nostra tenuta, Mazzarino, Riesi e Butera. Per ultimo, ma non per importanza, abbiamo il Battichiè, che ricorda una vecchia filastrocca siciliana che Totò cantava insieme a sua madre quando era bambino.
– Come si posiziona oggi il vostro vino? Siete più orientati al mercato nazionale o a quello internazionale?
Il vino Siciliano negli ultimi anni ha avuto una forte crescita soprattutto a livello internazionale, grazie anche all’attività svolta dai consorzi di tutela, uno tra tutti il Consorzio Sicilia DOC (di cui facciamo parte) e delle associazioni di settore come Assovini, che da anni si impegnano per far conoscere il vino siciliano in più parti del mondo. Noi crediamo fortemente nello spirito associativo e pensiamo che fare squadra sia la giusta soluzione per raggiungere dei grandi risultati.
I nostri mercati di riferimento riguardano principalmente il settore Horeca. Al momento i nostri mercati di riferimento sono a livello nazionale, ma stiamo già lavorando per creare delle connessioni in Paesi esteri come UK, USA, Canada e Germania.
– Perché un consumatore dovrebbe scegliere i vostri vini? E chi è il vostro target di riferimento?
Abbiamo immaginato queste linee di prodotto per aiutare i nostri consumatori a identificare, non solo le differenti tipologie di vino, ma anche un’idea riferita all’occasione di consumo.
La Linea Fun, che oggi si compone di 5 referenze, è una linea dedicata ad occasioni meno impegnative come può essere un aperitivo tra amici. Il suo design accattivante e smart rappresenta i filari dei vigneti su cui crescono i differenti vitigni.
Con la Linea Premium abbiamo voluto valorizzare l’unica DOCG del territorio siciliano, il nostro MARIBU (prende il nome proprio dai tre piccoli paesi che circondano la nostra tenuta: Mazzarino, Riesi, Butera). Si tratta di un vino versatile da poter consumare in contesti informali, come una cena tra amici o un aperitivo.
La Linea Art nasce come linea identificativa dell’azienda. Al momento vi è presente un’unica, il nostro Battichiè Riserva del Fondatore, un vino che racconta la storia di Totò Navarra Senior. La sua etichetta è stata realizzata da Riccardo Guasco e rappresenta la connessione tra la terra e l’uomo che la coltiva. Il suo processo di vinificazione dura circa tre anni, con un passaggio in botti di rovere ed un lungo affinamento in bottiglia che gli garantisce rotondità e morbidezza al palato. All’interno di questa linea inseriremo i nostri prodotti più ricercati, che svolgono un processo di vinificazione tendenzialmente più complesso. Questa bottiglia è per celebrare le occasioni o le persone speciali.
– Qual è il futuro della vostra cantina? Avete già dei progetti in mente?
Ad oggi, Tenute Navarra si presenta come un’azienda agricola che produce dei vini di alta qualità; ma nei prossimi anni il rapporto tra le differenti produzioni cambierà. Nella nostra tenuta, infatti, sono stati recentemente impiantati diversi ettari di mandorleti, che si sono aggiunti a quelli già presenti, sino a raggiungere un totale di 50 ettari. Allo stesso modo sono stati impiantati ulteriori ettari di uliveto, in aggiunta a quello presente, che oggi ne conta circa 20. Abbiamo poi circa 15 ettari di vigneti (in parte impiantati di recente e in parte già esistenti) che nei prossimi anni porteremo a circa 18, avendo già delle quote in nostro possesso. Seguendo l’ottica della sostenibilità poi abbiamo ritenuto importante riservare un’area boschiva in cui sarà possibile la rigenerazione della flora e della fauna locale.
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