– Da dove proviene la scelta del nome della vostra azienda? Il vostro logo ha un significato in particolare?
Tenuta Oderisio è un nome legato alla terra che ci ha visti nascere. Fu il conte dei marsi Oderisio a nominare la nostra contea “Mons Oderisius o Monterisi”.
Il nostro logo è anche questo legato al territorio e alla nostra famiglia. Incastonata nella torre del nostro castello medievale risalente al IX secolo c’è la “P” di Panfilo nostro padre e nonno colui che ci ha trasmesso l’amore per la terra ma soprattutto per la vite. Un esempio di dedizione e amore puro e incondizionato. Un vignaiolo vero di quelli che oggi non se ne vedono più.
– Quali sono le origini dell’azienda, e quale è stato il vostro percorso che vi ha portato a dove siete ora?
Siamo un’azienda a conduzione familiare dedita da decenni alla coltivazione della vite, legati ad un territorio tradizionalmente vocato a questa produzione.
La nostra azienda vitivinicola nasce nel 2004, la storia dei nostri vigneti, invece, risale a molti anni fa, quando il padre di nostro nonno innestava in campo le viti di Montepulciano. Da quel momento il legame viscerale con la vite e il lavoro in campagna non si è più sciolto.
È stato nostro padre Mario, agronomo laureato presso l’Università di Pisa, a credere per primo in questo progetto e a trasmetterci l’entusiasmo per questa nuova avventura.
A prenderci oggi cura oggi dell’azienda siamo noi, Mario e Miria, Simona, Sara e Alessandra
Oggi la nostra azienda conta 40 ettari totali di cui 20 vitati, in cui la forma di allevamento principale è la pergola abruzzese, chiamata comunemente “capanna”, seguita da filari a guyot monobraccio.
– Quali sono le caratteristiche di unicità che contraddistinguono i vostri prodotti?
Le caratteristiche che secondo noi distinguono noi e i nostri prodotti sono sicuramente l’autenticità. I nostri prodotti sono frutto di amore, dedizione e lavoro di una famiglia unita che segue personalmente ogni fase della produzione dall’impianto delle nuove viti fino all’imbottigliamento.
I nostri prodotti rispettano il territorio da cui provengono e sono essi stessi l’espressione nel mondo del territorio che gli ospita.
I nostri vini sono in grado di raccontarsi da soli.
– Se doveste raccontare i vostri vini a chi non li ha mai assaggiati, come li descrivereste?
Si dice dell’abruzzese che è forte e gentile ed è allo stesso modo che ci piace definire i nostri vini.
Vini forti dal tannino importante, dal colore impenetrabile (per i rossi), capaci di resistere nel tempo, viti capaci di sopravvivere nelle condizioni più sfavorevoli, ma gentili in bocca, avvolgenti, caldi come l’abbraccio di una persona a cui teniamo. Sono duttili in grado di abbinarsi ad un gran numero di piatti non solo del territorio.
– Qual è il consumatore tipo di riferimento della vostra azienda? A chi si rivolge il vostro vino?
I nostri vini si rivolgono a tutti. Non abbiamo fatto mai distinzioni e non ci piace farlo. Nelle degustazioni in azienda ci piace raccontare il vino e la nostra storia in egual modo ad un visitatore curioso, così come ad un commerciale. Fare vino, non si può ridurre, come nella maggior parte dei casi, a puro business, fare vino deve essere amore in primo luogo. In quelle bottiglie sono racchiusi le nostre anime e i nostri cuori ed è per questo che ci piace confrontarci con tutti.
– Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
La nostra azienda da sempre rispetta la tradizione e gli insegnamenti dei nostri avi, ma a questa unisce le più innovative tecniche agronomiche e di cantina in base alla nostra filosofia aziendale. Il progresso anche in capo vitivinicolo è stato fondamentale per arrivare ad avere sulle nostre tavole i vini di oggi.
Tra le scelte innovative apportate sicuramente è stato l’impianto di un nuovo vigneto di Syrah a guyot. I primi in Abruzzo ad imbottigliare lo syrah. O l’utilizzo in cantina di macchinari il meno invasivi possibile per preservare l’integrità del vino.
– Quali sono i canali di vendita utilizzate per raggiungere i vostri clienti? Quali strategie avete adottato in questo momento di emergenza sanitaria?
Sicuramente la vendita diretta rimane tra le nostre priorità, ma facciamo affidamento anche a dei commerciali esteri per far si che i nostri vini raggiungono il maggior numero possibile di persone. Sono vini presenti in enoteche, ristoranti ma non in GDO.
Gia da diversi anni il nostro sito prevede un e-commerce che è stato ancora più utile nel periodo della pandemia.
Sicuramente dopo questa pandemia che ha ridotto un po i contatti umani abbiamo scelto di investire maggiormente sui social e sulla comunicazione.
– Organizzate visite in cantina per appassionati? Se sì, cosa prevedono?
La nostra cantina è da sempre aperta a chiunque volesse visitarla. Accanto alla semplice visita e degustazione uniamo diverse wine-experience che prevedono degustazioni con prodotti locali, pic-nic in vigna, eventi organizzati a tema.
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