– Perché avete deciso di intraprendere questa esperienza? Da dove proviene la vostra passione per il vino? Quali sono le origini della vostra azienda?
La Tenuta di Artimino ha una storia antichissima che parte dagli Etruschi e arriva ai Medici; furono proprio loro a costruire la nostra villa e a creare il blend del Carmignano, sangiovese + cabernet, già nel 1700. La tenuta è stata acquistata dalla mia famiglia verso la fine degli anni ’80 e io e i miei cugini abbiamo sentito il bisogno di tramandare questa eredità importante rivalorizzando i vigneti e i vini di questa azienda.
– Cosa significa per voi gestire un’azienda come la vostra?
È una azienda complessa perché’ si compone di tante realtà; quella vinicola, turistica, ristorativa, per cui è molto importante riuscire a dare le priorità giuste e comunicare ogni realtà in modo differente.
– Come nasce il vostro vino? Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Ci stiamo concentrando sui vigneti e a migliorare la qualità dell’uva che arriva in cantina. Il nostro approccio è abbastanza tradizionale, botti in rovere per il sangiovese e barrique per i vitigni internazionali.
– Quali sono secondo voi le caratteristiche principali dei vostri vini?
Raccontano un territorio e le caratteristiche della nostra azienda; il Carmignano è uno dei primi vini al mondo che unisce nel disciplinare il sangiovese con il cabernet. Sono vini eleganti, freschi con grande potenziale di longevità.
– Quali sono le sensazioni che volete trasmettere ai consumatori attraverso le vostre etichette?
Vogliamo che si percepisca la antica storia di Artimino, la tradizione, ma anche la mano giovane e moderna che oggi la caratterizza.
– Quali sono per voi le tre regole d’oro per un buon vino?
Raccontare il terroir, valorizzare la propria unica storia, lavorare in squadra.
– Come si posiziona oggi il vostro vino? Siete più orientati al mercato nazionale o a quello internazionale?
Ci piacerebbe crescere nel mercato nazionale, al momento siamo al 50%.
– Perché un consumatore dovrebbe scegliere i vostri vini? E chi è il vostro target di riferimento?
Sicuramente gli amanti dei vini toscani, del sangiovese, tutti quelli che amano fare gli abbinamenti cibo e vino. Ci stiamo concentrando sui giovani ma siamo molto apprezzati sulla fascia 40/50.
– Qual è secondo voi l’etichetta che più rappresenta la vostra azienda? E perché?
Noi siamo produttori di Carmignano e Chianti DOCG e abbiamo cercato di raccontare la nostra storia in ogni etichetta. Sicuramente l’etichetta nera della nostra riserva è la più riconoscibile.
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