– Cosa significa per voi gestire un’azienda come la vostra?
Tenuta Ca’Lufera è un azienda nuova, e non siamo del settore , e tutto nuove per noi. Come tenere i vigneti , come fare vino, non parlando del capitolo burocratico… Abbiamo tanto da imparare. Fortunatamente abbiamo gente che ci segue bene. Tante volte propongo cose che non si riesce a fare , altre volta le vedo guardare, pensare (forse pensano questo belga è matto) e dire proviamo e cosi nascono nuovi idee e vini. Al livello economico e un investimento lungo termine. Da comprare il terreno , a vendere la prima bottiglia passano tanti anni. Per fare buon vino ce vuole tanta pazienza.
– Come nasce il vostro vino? Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Su certi vini abbiamo un approccio tradizionale come sul rosso Ottantadue Garda doc e per nostra Lugana doc. Per altri vini facciamo un approccio diverso. Per esempio Il nostro vino Essenza , e un vino Botritizzato. E una raccolta tardiva che non si fa nella zona nostra. Poi questo vino viene invecchiato in una botte di ceramica. Un altro progetto e un Lugana superiore invecchiato in botte di ceramica.
– Qual è il futuro della vostra cantina? Avete già dei progetti in mente?
Vogliamo rimanere piccolo come azienda , con prodotti di alta qualità e vini particolari. Abbiamo piantati nuovi vigneti con uva incrocio Manzoni, Syrah e Sauvignon Blanc per fare sperimenti. Per invecchiare facciamo perimenti con botte di ceramica.
– Quali sono per voi le tre regole d’oro per un buon vino?
Prima regola: Passione , senza passione non riesce a fare la perfezione.
Seconda regola: la materia prima deve essere di alta qualità.
Terza regola: Pazienza e scegliere il momento giusto.
– Come si posiziona oggi il vostro vino? Siete più orientati al mercato nazionale o a quello internazionale?
Ad oggi vendiamo in Italia e a l’estero. I nostri consumatori sono passionati di vino. Non vogliamo grande rete di vendita come supermercati che a proposito inventano vini “castello non esistente” per ingannare la gente.
– Qual è secondo voi l’etichetta che più rappresenta la vostra azienda? E perchè?
Il vino essenza , e una esperimento che e andata molto bene. È una miscela di tradizione e innovazione. La raccolta tardiva di uva con botrytis Cinerea , poi viene pressato in vecchia maniera con un torchio , vinificato e invecchiato in ceramica.
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