L’azienda Pinto creata dal desiderio di tenere vivo un ricordo è una piccola realtà artigianale, fondata sulla passione e sull’emozione. Il marchio è attento alla natura e sono molti i progetti futuri di quest’azienda biologica, che ricerca da sempre le migliori condizioni favorevoli all’ambiente. Le etichette mantengono l’artigianalità ed il tocco umano in quanto sono studiate e realizzate da loro stessi, insieme ad altri particolari estetici, rigorosamente fatti a mano.
– Da dove proviene la scelta del nome della vostra azienda? Il vostro logo ha un significato in particolare?
La scelta del nostro nome, è una scelta facile, nulla da inventare o da costruire. Il nome Pinto non è altro che il cognome dell’uomo che mi ha introdotto in questo mondo, che mi ha mostrato la sua passione per la vite, mio suocero. Il nostro logo ha un grande significato per noi, in quanto si tratta della firma olografa proprio di Peppino.
– Quali sono le origini dell’azienda, e quale è stato il vostro percorso che vi ha portato a dove siete ora?
La nostra azienda nasce dalla voglia di portare avanti le passioni e la memoria di mio suocero, venuto purtroppo a mancare, a causa di un incidente sul lavoro, durante la vendemmia della sua amata uva. Da quel momento, abbiamo sentito il desiderio di creare un qualcosa che ne portasse avanti la memoria e che in un certo senso fosse una sorta di realizzazione dei suoi e dei nostri sogni. Ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo unito le nostre competenze ed abbiamo iniziato a lavorare su questo progetto e sulla nostra azienda, che noi stessi consideriamo ancora in fase di start up.
– Quali sono le caratteristiche di unicità che contraddistinguono i vostri prodotti?
Ci piace considerare la nostra una piccola produzione artigianale. Quasi tutto è fatto da noi, quindi in ogni nostra etichetta si possono ritrovare oltre alla qualità, anche il calore umano, la manualità e l’artigianalità. I nostri vini sono biologici ed in ognuno di essi c’è un pezzo del nostro cuore.
– Se doveste raccontare i vostri vini a chi non li ha mai assaggiati, come li descrivereste?
Sicuramente ne elogeremmo il carattere gentile, che la fa da padrone in tutte le nostre etichette. Ne elogeremmo la produzione biologica e con un occhio di riguardo al nostro ambiente. Ne offriremmo un calice per assagiarli, perchè poi riteniamo che si possa parlare per ore, ma il vino è una emozione e per poterlo giudicare a pieno va assaggiato; se una volta assaggiato esso fa un perfetto match con le sensazioni di chi lo beve e suscita una emozione, allora la strada è quella giusta sia per il palato che per il cuore.
– Qual è il consumatore tipo di riferimento della vostra azienda? A chi si rivolge il vostro vino?
I nostri vini non hanno uno standard di consumatori, attualmente abbiamo due linee che coprono un range abbastanza ampio. La nostra linea SORRIDI! è una linea nella quale sono presenti i grandi classici della produzione Abruzzese e quindi votata ad una larga scala di consumo. La nostra linea MALEDUCATO invece è composta da blend, che riteniamo più di nicchia e che vogliono rivolgersi a consumatori non standardizzati e non stereotipati, un po’ più fuori dagli schemi, per così dire. Si può essere maleducati nell’aspetto esteriore, ma gentleman dentro, proprio come i nostri vini.
– Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Siamo legati alla tradizione, quella tradizione di anni ed anni che fino ad ora ha fatto la fortuna ed il bene di questo settore. Ho imparato da mio suocero a coltivare le nostre vigne, quindi sono molto legato ad i suoi insegnamenti. Però d’altronde siamo giovani, quindi come è anche giusto che sia, buttiamo sempre un occhio alle innovazioni e a tutto ciò che può essere innovato e migliorato, per poter garantire un prodotto sempre di qualità e magari evitare sprechi.
– Quali sono i canali di vendita utilizzate per raggiungere i vostri clienti? Quali strategie avete adottato in questo momento di emergenza sanitaria?
Siamo giovani e siamo anche figli dell’era digitale, che ci fornisce mezzi che se utilizzati al meglio possono dare una grandissima mano. Utilizziamo dunque i Social Networks ed abbiamo un e-commerce del quale andiamo fieri, ma amiamo anche entrare in contatto diretto con i nostri clienti, consegnando di persona ed instaurando un rapporto di fiducia ed amicizia con chi sceglie i nostri vini. In questo momento di emergenza, stiamo cercando di sopperire alla chiusura temporanea delle attività, offrendo la possibilità ad i nostri clienti di poter passare comunque dei momenti felici a casa, anche grazie ad i nostri vini, tramite varie iniziative sia per il periodo di emergenza che per quello natalizio. D’altronde il nostro slogan è “Bevi del buon vino e SORRIDI!”.
– Organizzate visite in cantina per appassionati? Se sì, cosa prevedono?
Non abbiamo una cantina di famiglia e quindi in questo periodo di start up abbiamo scelto di servirci di professionisti e collaborare con chi ha strutture adeguate per la nostra vinificazione ed imbottigliamento. Su appuntamento si possono visitare i nostri terreni e le nostre vigne ed assaggiare i nostri vini presso il nostro punto di accoglienza, nel quale è presente anche il nostro magazzino.
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