– Quali sono le peculiarità e le caratteristiche più significative della tua produzione?
Siamo una giovane realtà, ma ci ispiriamo ai valori antichi della viticoltura, lavorando con pazienza e dedizione, convinti che la qualità nasca dal rispetto e dal tocco umano che rende ogni bottiglia unica.
– Perchè hai deciso di partecipare a BWS e cosa ti aspetti da questa esperienza?
Mi aspetto che il nostro vino venga apprezzato non solo per il gusto ma anche per lo sforzo e l’impegno che ci mettiamo ogni giorno nel portare a tavola e nei momenti piacevoli un qualcosa di speciale della cantina Lorella Dal Mas.
– Quali sono i punti di forza che ritroviamo nei vini/negli spirits della tua azienda valorizzate dal tuo territorio?
Tutto ciò che produciamo e lavoriamo viene fatto a mano: dalla messa a dimora, alla potatura fino alla vendemmia. Cerchiamo di proteggere il territorio e il terreno stesso da mezzi che possono rovinare le viti.
– Raccontaci del nuovo progetto a cui state lavorando.
Al momento stiamo lavorando sodo per ottenere un vino biologico. Intendo un vino che rispetti il consumatore e il territorio.
– Come è nata la tua passione per questo settore?
Il fatto stesso di toccare la terra, lavorarla e vedere i risultati è una passione che è nata fin da piccolo. Con enormi sacrifici ho provato a coltivare la prima vite e visti i risultati dopo poco tempo, la passione si è accesa sempre di più fino a diventare ciò che siamo oggi.
– Quali strumenti utilizzi per promuovere e distribuire i tuoi prodotti?
Essendo neofiti nel settore stiamo utilizzando i convenzionali canali social e il passaparola all’interno della regione.
– In quali regioni italiane e in quali nazioni possiamo trovare le tue etichette?
Un Al momento solo in Italia. Il nostro sogno è varcare nuovi confini per far conoscere a Tutti il nostro prodotto.
– Qual è la filosofia e la mission delle tua azienda?
La nostra filosofia è “L’arte della natura in un calice” ovvero il meglio che la terra ha da offrirci in un calice.
– Come descriveresti l’annata 2024?
È stata un’annata davvero eccezionale ricco di emozioni e grandi risultati.
– Descrivici il profilo del tuo consumatore tipo e qual è l’etichetta più apprezzata da questa categoria di clienti.
Un Non abbiamo un cliente tipo ma semplicemente persone che in momenti di felicità, tristezza, euforia o malinconia abbracciano il nostro vino per sentirsi parte di un qualcosa. Naturalmente l’etichetta più apprezzata è il nostro Chardonnay ALPRIMO.
– Da dove provengono i nomi delle tue etichette e a cosa si ispirano le immagini presenti su di esse?
ALPRIMO nasce proprio perché è stato il nostro primo vino. L’etichetta è stata ricavata direttamente da una foglia del nostro vigneto. Può sembrare uguale a molte altre ma la nostra si distingue dalla passione che ci mettiamo nel renderla così.
– Quali sono i premi e i riconoscimenti che la tua azienda ha ricevuto nel corso degli anni?
Al momento essendo neofiti nessuno. È stata inserita all’interno di molte liste di Sommelier, ma fiduciosi speriamo in un premio per il riconoscimento del grande vino che produciamo.
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