– Da dove proviene la scelta del nome della vostra azienda? Il vostro logo ha un significato in particolare?
Il nome della nostra azienda è una dedica speciale alla nostra titolare Grazia, nonché moglie di Paolo Oberti, colui che ha creato l’azienda coronando il suo sogno di bambino.
Per quanto riguarda il nostro logo anche quello è molto rappresentativo per noi. Si tratta infatti di una carrozza del trenino Rosso uno dei simboli più significativi per Tirano,
La nostra città con il quale l’azienda ha un forte legame. Per scelta infatti tutti i vigneti dell’azienda si trovano nel comune di Tirano.
– Quali sono le origini dell’azienda, e quale è stato il vostro percorso che vi ha portato a dove siete ora?
Siamo un’azienda molto giovane anche se l’iniziativa di Paolo Oberti parte molto prima…
Dal sogno di un bambino il progetto comincia a prendere forma all’inizio degli anni ’90 con l’acquisto dei primi vigneti.
Il grosso del progetto però comincia a svilupparsi nel 2012, quando sempre Paolo, ha l’intuizione di avventurarsi nel campo dell’innovazione oltre alla tradizione valtellinese.
Da qui il nostro obbiettivo: l’INNOVAZIONE nella TRADIZIONE.
– Quali sono le caratteristiche di unicità che contraddistinguono i vostri prodotti?
Uno su tutti sicuramente la qualità che è la nostra stella polare. In vigna il lavoro che viene fatto da pianta per pianta e poi da grappolo a grappolo è un misto tra precisione e accuratezza.
Del resto la nostra politica è quella che: “per fare il miglior vino bisogna avere la miglior uva”. Per non parlare poi della cantina in cui sin dalla prima fase si eseguono una serie di operazioni al limite della maniacalità.
Abbiamo infatti la fortuna di essere molto giovani ma di avere dalla nostra persone di lunga esperienza in questo settore e in Valtellina e questo è sicuramente ciò che fa la differenza.
– Se doveste raccontare i vostri vini a chi non li ha mai assaggiati, come li descrivereste?
Un misto tra INNOVAZIONE e TRADIZIONE, proprio come il nostro motto.
La cosa che più lascia sorpresi secondo noi è l’eleganza che contraddistingue tutti i nostri vini, dagli spumanti ai bianchi sino ad arrivare ai rossi.
– Qual è il consumatore tipo di riferimento della vostra azienda? A chi si rivolge il vostro vino?
I nostri vini si rivolgono a tutti poiché il vino è convivialità in primis e quindi una vera e propria esperienza.
Questo il motivo per cui siamo sempre lieti di ospitare degustazioni e visite in cantina…
Solo così secondo noi si può comprendere appieno l’essenza di quello che abbiamo nel bicchiere e di chi lo ha prodotto.
Parlando di mercato sicuramente ci posizioniamo in una fascia medio – alta, il nostro obiettivo sono poche bottiglie e di qualità.
– Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Crediamo in parte di aver già riposto a questa domanda. Diciamo che cerchiamo il più possibile di avere “il meglio da entrambe” se così si può dire.
Sui rossi ovviamente si parla di tradizione valtellinese legata alla viticoltura eroica, ai muretti a secco (che sono Patrimonio Unesco), all’archetto valtellinese (forma di allevamento della cultura viticola valtellinese). E quindi anche in fase di vinificazione ci sono delle linee guida dettate dalla tradizione che però lasciano spazio anche per qualche sperimentazione.
Tutt’altro discorso per gli spumanti e i bianchi per cui invece parliamo sicuramente solo di innovazione, vista la cultura inesistente fino a pochi anni fa in Valtellina.
Dalle varietà di vitigni resistenti (PIWI), alle bollicine metodo classico base Pinot Bianco… prodotti in cui crediamo e investiamo molto poiché una strada, secondo noi, non solo percorribile anche in Valtellina ma che può dare, e ci ha già dato, grandi soddisfazioni.
– Quali sono i canali di vendita utilizzate per raggiungere i vostri clienti? Quali strategie avete adottato in questo momento di emergenza sanitaria?
Canali principalmente si parla di canale HO.RE.CA. quindi ristoranti, bar ed enoteche. Qualcosa direttamente, ma solitamente per chi già ci conosce, e stiamo cominciando anche ad affacciarci all’estero.
Ovviamente il processo è lungo e in salita ed essendo noi praticamente appena partiti su questo fronte sicuramente il momento storico in cui siamo non aiuta.
Come per tutti questo periodo è stato un po’ di “stallo” ma siamo fiduciosi che le cose piano piano si ristabiliscano e si possa tornare ad una nuova normalità.
– Organizzate visite in cantina per appassionati? Se sì, cosa prevedono?
Certamente, molto volentieri! È per noi un modo per farci conoscere e raccontare una parte del nostro territorio e della nostra passione di viticoltori.
Abbiamo vari pacchetti tra cui scegliere che vanno dalle visite alla cantina, ad una passeggiata sui terrazzamenti dei nostri vigneti e, ovviamente, alla degustazione dei nostri vini a bordo di quello che è la nostra personale sala degustazione: una carrozza del trenino rosso del Bernina Express posizionata nel nostro giardino.
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