La famiglia Pilati da generazioni è dedita alla viticoltura sulle colline di Pressano. Nel 1921 il bisnonno Luigi acquistò Maso Clinga appena sopra il paese. Successivamente alle divisioni generazionali, la nostra famiglia possiede una piccola porzione dei vigneti e la tradizione viticola prosegue ora con il papà Felice e i gli Enzo, Lorena e Umberto. Pressano è situato su una collina soleggiata ed ariosa, poco a nord di Trento, circondato da una splendida distesa di vigneti. Gli appezzamenti si trovano in questa terra storicamente apprezzata per composizione geologica, esposizione, ventilazione ed altitudine. Il maso fu fondato nel lontano 1500 dalla famiglia tedesca Klinger nelle vicinanze delle miniere d’argento dei “Busi Canopi”, che hanno caratterizzato la zona per secoli con il risuonare dei picconi; e da qui anche il termine tedesco “klingen” (risuonare), può aver dato il nome al maso. Nel 2018 nasce la nuova azienda che coltiva circa 4 ettari di Nosiola (circa il 7% della Nosiola esistente), 1 ettaro di Chardonnay, Pinot bianco e Gewürztraminer. La Nosiola è la varietà che costituisce la gran parte dell’uva prodotta, con viti che superano i 100 anni di età.
– Da dove proviene la scelta del nome della vostra azienda? Il vostro logo ha un significato in particolare?
Il nome della nostra azienda “Klinger” deriva dal nome tedesco del maso di famiglia Clinga fondato nel 1500 sotto l’Impero austro-ungarico. Esso si trova nelle vicinanze delle miniere d’argento dei “Busi Canopi”, che hanno caratterizzato la zona per secoli con il risuonare dei picconi; e da qui il termine tedesco “klingen” (risuonare), può aver dato il nome al maso. Il nostro logo è costituito da un filo di ferro attorcigliato; esso è fondamentale per il sostegno della
vegetazione della vite nei vigneti e fa si che possa legare tutto. Così la Vita, la Nostra vita è sostenuta da un legame fraterno inscindibile, di passione per il nostro lavoro i nostri vigneti e per questo nel logo sono raffigurate le nostre iniziali: Enzo, Lorena e Umberto.
– Quali sono le origini dell’azienda, e quale è stato il vostro percorso che vi ha portato a dove siete ora?
L’azienda vitivinicola è molto recente ed è nata nel 2018 con la prima vinificazione, mentre l’azienda agricola è da ormai varie generazioni che prosegue sulla collina di Pressano. Nel 1921 il bisnonno Luigi acquistò Maso Clinga appena sopra il paese. Successivamente alle divisioni generazionali, la nostra famiglia possiede una piccola porzione dei vigneti e la tradizione viticola prosegue ora con il papà Felice e noi figli Enzo, Lorena e Umberto. Dopo gli studi come perito agrario del fratello maggiore Enzo, in enologia Umberto e in grafica Lorena, ognuno si è specializzato nel proprio settore andando a fare esperienze in altre aziende e anche in altri ambiti. Successivamente siamo ritornati tutti in azienda per portare avanti un progetto comune che potesse raccogliere ed unire le nostre passioni, attitudini e specializzazioni.
– Quali sono le caratteristiche di unicità che contraddistinguono i vostri prodotti?
Sicuramente le nostre unicità sono il particolare valore qualitativo dei vigneti di Pressano e il fatto di avere quasi l’8-9% di tutta la nosiola esistente in Trentino in quasi un unico vigneto a 500 mslm con piante che vanno dagli anni Settanta, fino a prima degli anni Venti. Piante ormai centenarie che riescono ancora ad essere produttive e che resistono portando avanti l’unica varietà autoctona bianca del Trentino. Anche i vigneti di altre varietà sono molto vecchi, raggiungendo una media aziendale sicuramente sopra i sessant’anni. Noi invece siamo tutti e tre under 30 e il nostro motto è: “Young brothers with old vines”.
– Se doveste raccontare i vostri vini a chi non li ha mai assaggiati, come li descrivereste?
Il Trentino è sicuramente una regione viticola vocata alla produzione di vini bianchi e per questo ci siamo concentrati nella produzione di tre vini bianchi fermi e uno spumante Trento Doc Riserva che uscirà prossimamente. I nostri vigneti sono disposti su una collina soleggiata ed ariosa poco a nord di Trento, storicamente apprezzata per composizione geologica, esposizione, ventilazione ed altitudine. I terreni donano particolare struttura e longevità ai vini, la posizione centrale alla valle dell’Adige permette di avere una perfetta insolazione delle viti, che ogni giorno vengono accarezzate dall’Ora del Garda. Inoltre, la disposizione dei vigneti dai 350 mslm ai 500 mslm permette di avere importanti escursioni termiche, che favoriscono una maggiore freschezza nei vini. Infine, l’età delle viti, che in alcuni casi supera il secolo, garantisce un equilibrio e un’espressività unici. Ogni vino riesce a trasmettere tutte queste caratteristiche che il territorio offre, ognuno con sfumature diverse a seconda della varietà.
– Qual è il consumatore tipo di riferimento della vostra azienda? A chi si rivolge il vostro vino?
Il nostro consumatore tipo è sicuramente un cliente attento ai vini territoriali e ai prodotti di nicchia che caratterizzano la nostra zona viticola; che sappia apprezzare vini freschi, eleganti ed equilibrati. Sono vini che provengono da vigneti storici, ma vinificati con un approccio più giovane e tecnico, che preservi al massimo la qualità.
– Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Nel vigneto abbiamo un approccio molto tradizionale, abbiamo molti vigneti vecchi con allevamento a pergola trentina; il mantenimento delle varietà storiche come la nosiola è uno dei nostri punti di forza. Inoltre il lavoro manuale è la parte maggiore del lavoro in campagna, avendo anche vigneti in pendenza e la meccanizzazione non è fisicamente possibile. In cantina invece l’approccio è più innovativo e tecnico; cerchiamo di avvalerci di attrezzature moderne e all’avanguardia per rispettare il più possibile le uve, per poter evitare ossidazioni e avere maggior controllo della vinificazione.
– Quali sono i canali di vendita utilizzate per raggiungere i vostri clienti? Quali strategie avete adottato in questo momento di emergenza sanitaria?
Avendo iniziato da pochi mesi la commercializzazione della prima annata, siamo andati personalmente a presentarci ai clienti, per poter portare direttamente la nostra esperienza e per conoscere un mondo che per
noi era ancora nuovo. Ristorazione ed enoteche sono il nostro canale di vendita principale; la figura di chi consiglia il vino al cliente è fondamentale per la nostra azienda per poter presentare il vino ed aiutare i clienti nella scelta migliore. In questo momento di emergenza sanitaria veniamo contattati direttamente anche dai clienti privati e spediamo direttamente a casa le bottiglie di vino. Il canale HORECA ha avuto un andamento con alti e bassi in questi mesi, ma per fortuna siamo riusciti a difenderci e il contatto diretto instaurato precedentemente ha aiutato molto. I canali social sono costantemente aggiornati e aiutano molto nella visibilità esterna.
– Organizzate visite in cantina per appassionati? Se sì, cosa prevedono?
Abbiamo la fortuna di avere un paesaggio stupendo attorno alla nostra azienda e questo ci ha stimolato a creare una visita alternativa. La nostra “wine experience” è un’escursione trekking sulla collina di Pressano. Il percorso ad anello prevede una passeggiata di circa 2 ore nei sentieri del bosco e nei vigneti. Si passa per il maso di famiglia, gli ingressi delle miniere d’argento e un primo punto panoramico dove si può ammirare tutta la valle dell’Adige. Proseguendo, si raggiunge il vigneto centenario di nosiola a 500 mslm con viti che si diramano e si contorcono sulle pergole; si scende poi lungo i filari per arrivare ai punti panoramici da cui è possibile ammirare tutta la Piana Rotaliana. Infine, si arriva in azienda dove è possibile degustare i vini nella cantina storica scavata nella roccia.
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