– Quali sono le peculiarità e le caratteristiche più significative della tua produzione?
Cerchiamo di produrre vini di facili da bere, perché bere un vino dev’essere innanzitutto un piacere, responsabilmente e possibilmente in condivisione. Vogliamo esprimere e valorizzare il nostro territorio e i vitigni più tipici.
– Perchè hai deciso di partecipare a BWS e cosa ti aspetti da questa esperienza?
Ci hanno colpito l’entusiasmo degli organizzatori e l’approccio volto a valorizzare quelle piccole realtà familiari come la nostra, che vogliono raccontarsi ed emergere nel mondo del vino. Speriamo di riscuotere consensi per quel lavoro che per noi è prima di tutto una passione.
– Quali sono i punti di forza che ritroviamo nei vini/negli spirits della tua azienda valorizzate dal tuo territorio?
Il moscato rappresenta il prodotto tipico per eccellenza del nostro territorio, dove è coltivato fin dagli antichi. Con il nostro Canelli DOCG El Bric vogliamo esprimere al meglio le sue caratteristiche e ci proviamo di anno in anno.
– Raccontaci del nuovo progetto a cui state lavorando.
Stiamo ora mettendo le basi per la realizzazione di un nuovo vigneto nel comune di Calosso (AT) a moscato e barbera che andremo a piantare nella primavera 2026. Inoltre è prevista la produzione di uno spumante metodo classico che dovrebbe uscire presumibilmente nell’anno 2027.
– Come è nata la tua passione per questo settore?
La passione è un qualcosa che ci portiamo dentro, tramandata dai nostri padri e nonni. Ci consente di superare le fatiche e le difficoltà che questo lavoro ci riserva costantemente ma anche di godere delle soddisfazioni che ci dà.
– Quali strumenti utilizzi per promuovere e distribuire i tuoi prodotti?
Dagli strumenti classici legati alla partecipazione diretta alle fiere e ai mercati a quelli più moderni che ci offre il mondo digitale, dal sito internet ai canali social.
– In quali regioni italiane e in quali nazioni possiamo trovare le tue etichette?
Le nostre etichette sono giovani e hanno bisogno di crescere e farsi conoscere
– Qual è la filosofia e la mission della tua azienda?
Sostenibilità nel vigneto, produzione di qualità e vini facili da bere.
– Come descriveresti l’annata 2024?
Dopo il susseguirsi di annate caratterizzate da scarsità di precipitazioni al limite della siccità, il 2024 ha visto un cambio di rotta con una primavera molto piovosa e le conseguenze del caso, positive per la crescita vegetativa ma con qualche problema legato al controllo delle malattie fungine. Vini più equilibrati con minori concentrazioni.
– Descrivici il profilo del tuo consumatore tipo e qual è l’etichetta più apprezzata da questa categoria di clienti.
Non penserei ad un consumatore tipo, piuttosto vorrei rivolgermi ad una platea vasta ed eterogenea. In questo senso il moscato, che tra l’altro piace molto alle donne, grazie al suo basso tenore alcolico si pone come vino per tutti e per tutte le occasioni.
– Da dove provengono i nomi delle tue etichette e a cosa si ispirano le immagini presenti su di esse?
Le nostre etichette parlano di noi, della nostra storia e del nostro territorio. El Bric è dedicata al nostro bricco, e a quei colli dove le lavorazioni sono più difficili ma che ci donano le migliori produzioni. Ca Rusa è un luogo particolare e caratteristico che dà il nome al nostro Barbera. Brun è una dedica a mio padre che prediligeva su tutti il dolcetto, vino da tutti i giorni e a tutto pasto. Pera è un altro luogo legato alla nostra infanzia che dà il nome al Langhe Chardonnay. Infine Fioccorosa è una dedica alle nostre donne e rappresenta l’unione familiare alla nascita di Vittoria, la nostra ultima figliola.
– Quali sono i premi e i riconoscimenti che la tua azienda ha ricevuto nel corso degli anni?
Le nostre sono etichette giovani che oltre a voler crescere e a farsi conoscere, sono in cerca di estimatori
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