Raccontare le origini di Fontanavecchia è un pò come raccontare la storia di Torrecuso. Sta scritto in un vecchio registro di epoca borbonica che, già oltre centosessanta anni fa, il buon vino di queste terre veniva prodotto dalle mani dei vignaioli della famiglia Rillo, attenti custodi delle vigne e protettori delle antiche tradizioni nella magica città di Benevento. La storia dell’azienda vitivinicola Fontanavecchia si intreccia in maniera quasi inestricabile a quella del Sannio e dei suoi vini: Falanghina del Sannio e Aglianico del Taburno. Due preziosi vitigni riportati in auge anche dal costante lavoro della famiglia Rillo e oggi rinomati in tutto il mondo. Un’intera vita, quella della famiglia Rillo, dedicata con amorevole dedizione al lavoro in vigna, al rispetto delle proprie origini e alla cura della propria terra. La capacità di questa famiglia di condurre il lavoro nelle vigne di proprietà, di spremere le eccezionali uve prodotte e imbottigliare il prezioso vino sotto il proprio marchio, fanno dell’azienda Fontanavecchia una delle più importanti e antiche realtà vitivinicole dell’intero Sannio.
– Da dove proviene la scelta del nome della vostra azienda? Il vostro logo ha un significato in particolare?
Fontanavecchia è il nome della contrada di Torrecuso dove si trova l’azienda.
– Quali sono le origini dell’azienda, e quale è stato il vostro percorso che vi ha portato a dove siete ora?
L’azienda ha una storia centenaria nella produzione di vino. Nel 1990 con l’inserimento del sottoscritto nell’azienda abbiamo cominciato ad imbottigliare i vini prodotti puntando sui due vitigni più importanti presenti sul territorio e cioè la Falanghina del Sannio e l’Aglianico del Taburno. Nel corso degli anni sono stati inseriti altri vitigni e varie versioni della falanghina e dell’aglianico per completare la gamma dei prodotti.
– Quali sono le caratteristiche di unicità che contraddistinguono i vostri prodotti?
Tipicità, carattere, purezza, forza ed autenticità.
– Se doveste raccontare i vostri vini a chi non li ha mai assaggiati, come li descrivereste?
I nostri sono vini autentici, netti, molto rispettosi del vitigno e del territorio, con un carattere forte da bere anche con qualche anno in più di affinamento.
– Qual è il consumatore tipo di riferimento della vostra azienda? A chi si rivolge il vostro vino?
I nostri vini, avendo un ottimo rapporto qualità prezzo, si rivolgono ad una fascia di consumatori molto ampia.
– Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Sicuramente il nostro approccio è tradizionale, e vede l’utilizzo di macchine moderne per garantire massima igiene e delicatezza nelle varie fasi di lavorazione: VINIFICAZIONE, PRESSATURA, TRAVASI, CHIARIFICHE.
– Quali sono i canali di vendita utilizzate per raggiungere i vostri clienti? Quali strategie avete adottato in questo momento di emergenza sanitaria?
I maggiori canali di vendita sono: Ho.Re.Ca ed enoteche. Non sono state messe in campo particolari strategie in questo momento di emergenza sanitaria tranne che accellerare sulle consegne a domicilio dei vini.
– Organizzate visite in cantina per appassionati? Se sì, cosa prevedono?
Sì, organizziamo visite in cantina, su prenotazione, abbinate a dei pacchetti degustazione che prevedono in base alla scelta, la sola degustazione dei vini o in alternativa abbinamento a piatti.
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