Da generazioni la famiglia Fraccaroli, detti Matio, si dedica alla coltivazione della vigna nel ridente paese di San Pietro in Cariano, nel cuore della Valpolicella classica. Nel 1946 il nonno Giovanni, reduce dalla guerra, passa dalla sola produzione dell’uva alla trasformazione in vino con i primi 2 ettari a San Pietro in Cariano. La tradizione ed il lavoro si protrae sotto la guida di papà Mario supportato da mamma Teodora che con passione e dedizione si dedicano alla cura dei vigneti e della cantina, allargando i possedimenti aziendali. Dal 2010 l’enologo Flavio, e sua sorella Daniela con il nome FlaTio, iniziano anche ad imbottigliare i loro vini coniugando gli insegnamenti tradizionali agli studi e attuati per produrre vini che siano espressione del territorio ma anche della loro personalità. Dopo 74 anni di storia l’azienda,sempre sita a San Pietro in Cariano, è costituita da 18 ettari tutti personalmente lavorati. Da cui nascono i loro sette vini che potete andare ad assaggiare in azienda da loro.
– Quali sono le origini dell’azienda, e quale è stato il vostro percorso che vi ha portato a dove siete ora?
Il nome FlaTìo deriva dall’unione di Flavio (l’attuale titolare) e Matio (il nostro soprannome nel paese di San Pietro in Cariano). I “Matio” sono presenti in Valpolicella da più di 200 anni e sono sempre stati legati alla coltivazione della vite. Dal 1946 mio nonno Giovanni, nei 2 ettari di proprietà, passa dalla sola produzione di uva alla produzione di uva e vino. Prosegue poi nel 1965 mio papà Mario che, con mia mamma Teodora, acquistano altri terreni. Dal 2010 io e mia sorella Daniela, con il nome FlaTìo, prendiamo in mano la gestione dell’azienda portando il nostro vino in bottiglia.
– Quali sono le caratteristiche di unicità che contraddistinguono i vostri prodotti?
I nostri prodotti vogliono raccontare la Valpolicella. Il nostro obbiettivo è di produrre vini piacevoli e moderni mantenendo fede ai nostri profumi, alle nostre tipicità. Bere un bicchiere dei nostri vini deve essere un viaggio in Valpolicella, dove il profumo fruttato si sposa con la piacevolezza di beva.
– Se doveste raccontare i vostri vini a chi non li ha mai assaggiati, come li descrivereste?
Sono vini che raccontano il territorio e la famiglia. Prodotti nel pieno rispetto della tradizione ma con una loro personalità ben precisa. Vini equilibrati e decisi che regalino soddisfazione e curiosità ad ogni bicchiere.
– Qual è il consumatore tipo di riferimento della vostra azienda? A chi si rivolge il vostro vino?
Il nostro canale di vendita è principalmente enoturismo, quindi rapporto diretto con il cliente finale: visite in cantina e degustazioni sono alla base di tutto, con l’aiuto anche di spedizioni. Naturalmente siamo presenti anche nel settore HO.RE.CA e abbiamo i nostri rivenditori in Europa e in America.
– Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Entrambi. In vigneto siamo tradizionali con le pergole come forma d’allevamento e l’uso di varietà autoctone. In cantina abbiamo tecnologie moderne ma il concetto che vogliamo far sentire nei nostri vini è tradizione.
– Quali sono i canali di vendita utilizzate per raggiungere i vostri clienti? Quali strategie avete adottato in questo momento di emergenza sanitaria?
Comunicazione diretta. Molti clienti tramite l’email o perché si ricordavano di noi ci hanno contattato personalmente. Il nostro e-commerce migliore rimane ancora la comunicazione diretta.
– Organizzate visite in cantina per appassionati? Se sì, cosa prevedono?
Le nostre visite in cantina prevedono: visita al vigneto, visita in fruttaio nei mesi dell’appassimento, visita in cantina e naturalmente degustazione dei nostri vini. Si può anche abbinare un tagliere di salumi e formaggi tipici del veronese. Basta contattarci e si possono scegliere le opportunità più adatte alle proprie esigenze.
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