Il Prosecco è un vitigno vigoroso e predilige i terreni collinari. Dalle sue uve si ottengono vini e spumanti leggeri tipicamente profumati che ricordano alcuni fiori primaverili. Queste caratteristiche si accentuano nei vini provenienti dalle colline di Valdobbiadene e Vidor. Ed è ai piedi di questa zona che Lucio e Mirella De Faveri hanno iniziato nel ’78, mediante attente tecniche enologiche e senza rinunciare alle antiche tradizioni, ad imbottigliare e produrre con successo il loro Prosecco. L’azienda produce vino Prosecco in tutte le sue varianti. È inoltre proprietaria di 17 ettari di vigneto estesi tra i comuni di Valdobbiadene e Conegliano. Dopo 40 anni di attività i vini De Faveri sono venduti in tutto il mondo e ogni giorno vengono apprezzati dai consumatori, i quali da sempre riconoscono la qualità e la professionalità del lavoro della famiglia De Faveri. Oggigiorno lavorano in azienda anche i figli Giorgia e Giordano.
Da dove proviene la scelta del nome della vostra azienda? Il vostro logo ha un significato in particolare?
Il nome deriva dal cognome di Lucio De Faveri, che nel 1978 ha fondato l’azienda insieme alla moglie Mirella. In aggiunta “spumanti” perché la maggior parte della nostra produzione è di vini spumanti.
– Quali sono le origini dell’azienda, e quale è stato il vostro percorso che vi ha portato a dove siete ora?
La De Faveri Spumanti è un’azienda vinicola a conduzione familiare. È stata fondata nel 1978 da Lucio e Mirella De Faveri e produce solamente vino Prosecco. Oggigiorno lavorano in azienda anche i figli Giorgia e Giordano. Lucio e Mirella avevano un sogno: avviare un’attività vinicola basata esclusivamente sulla vendita di vino in bottiglie da 0,75 litri. In quegli anni il Prosecco veniva solitamente venduto sfuso in damigiane. I giovani coniugi decisero di agire in maniera diversa: decisero di investire prima nelle attrezzature e di acquistare l’uva da contadini locali per poter così imbottigliare e vendere le bottiglie finite. Dopo un paio di vendemmie in cui l’imbottigliamento era fatto a mano riuscirono ad acquistare nel 1980 i primi macchinari (parecchio usurati) e iniziare finalmente l’attività di vinificatori/imbottigliatori dando vita al loro sogno. Da all’ora ne è stata fatta di strada e oggigiorno l’azienda produce circa 1.000.000 di bottiglie all’anno e possiede 17 ettari vitati.
– Quali sono le caratteristiche di unicità che contraddistinguono i vostri prodotti?
Non vogliamo avere la presunzione di dire che i nostri vini sono unici, ci piace dire che sono tanto buoni. Come sapete il Prosecco è un vino che viene fatto in autoclave, quindi si può dire che rispetto agli spumanti metodo classico è un vino relativamente semplice da fare. Ciò non vuole assolutamente dire che è scontato che sia sempre buono però se si usano ottime materie prime e l’enologo è bravo e competente diciamo che si possono ottenere grandi risultati. Questo non lo dico per sminuire il nostro lavoro però ritengo sia giusto puntualizzare la cosa per far capire che ci sono tanti buoni Prosecchi nel mercato, così come ci sono tanti ristoranti in cui si mangia bene ad esempio. Ovviamente poi ognuno ha una preferenza dovuta a mille fattori, alcuni tangibili (la bolla più sottile, il colore, il residuo zuccherino) ed altri legati più alle emozioni, alle sensazioni. Per quanto ci riguarda uno dei segreti del successo dei nostri vini è sicuramente la selezione molto accurata che facciamo al momento della raccolta e della pressatura dell’uva (tutta rigorosamente coltivata nei comuni limitrofi a Valdobbiadene). Riteniamo che questo sia il primo passo, dopo la coltivazione del frutto, per ottenere vini buoni a prescindere che siano gli entry level o i top di gamma. In secondo luogo siamo molto fieri della nostra bollicina piccola e delicata, che non solo fa sì che i vini siano leggeri e digeribili, ma contribuisce a dare quel tocco di classe al calice. E proprio perché anche l’occhio vuole la sua parte curiamo molto anche al packaging, per cui vetro, etichetta, e capsula devono essere funzionali ma anche eleganti e raffinati. Ecco diciamo che nonostante il Prosecco nell’immaginario comune sia considerato spesso un prodotto commerciale, noi cerchiamo in tutti i modi di andare nella direzione opposta e quindi di elevare il più possibile questo vino ricco di pregi e qualità .
– Se doveste raccontare i vostri vini a chi non li ha mai assaggiati, come li descrivereste?
I nostri Prosecchi sono raffinati, eleganti, leggeri e profumati. Sono caratterizzati da profumi intensi di frutta a polpa gialla (mela e pera) e note floreali di rosa e fiori d’acacia, i quali si fondono in piena armonia. Il miracoloso clima di collina dona freschezza e morbidezza. Il colore è giallo paglierino scarico, il perlage fine e persistente.
– Qual è il consumatore tipo di riferimento della vostra azienda? A chi si rivolge il vostro vino?
Non ne abbiamo uno a dire il vero. Il Prosecco è un vino facile da bere per cui adatto a varie fasce d’età. È apprezzato dai giovani che si stanno avvicinando al mondo del vino perché ha un gusto delicato, piace agli adulti e anche agli anziani, i quali sono sempre rallegrati dai vini spumanti perché sinonimo di festa e di occasione speciale. Grazie alla versatilità del residuo zuccherino piace sia agli uomini sia alle donne; ognuno insomma può trovare la tipologia di Prosecco più adatta ai propri gusti. E poi non dimentichiamoci che ha un prezzo generalmente molto interessante, non deve essere regalato però si riescono a bere ottimi Prosecchi a prezzi più che onesti. E anche questo elemento ha contribuito a rendere questo vino popolare tra più segmenti della popolazione.
– Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Per quanto riguarda la lavorazione siamo tradizionali, però utilizziamo macchinari e impianti enologici all’avanguardia .
– Quali sono i canali di vendita utilizzate per raggiungere i vostri clienti? Quali strategie avete adottato in questo momento di emergenza sanitaria?
Il nostro canale principale è il canale Ho.Re.Ca. Lavoriamo però anche con privati. Durante questo periodo abbiamo portato a termine il progetto dell’e-commerce. Era da un po’ che ci stavamo pensando e durante il lock down di marzo ci siamo convinti ad andare ufficialmente on-line.
– Organizzate visite in cantina per appassionati? Se sì, cosa prevedono?
Sì le organizziamo. Prevedono un tour dell’azienda, la spiegazione del processo produttivo e la degustazione dei nostri vini.
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