– Perchè avete deciso di intraprendere questa esperienza? Da dove proviene la vostra passione per il vino? Quali sono le origini della vostra azienda?
Fin da bambino seguivo il nonno sui vigneti, lo guardavo lavorare e ascoltavo i suoi racconti. Così nel 2014 ho deciso di continuare ciò che nonno Perge aveva iniziato e mi aveva insegnato. Oltre alle viti, ho coltivato anche la passione per il vino tramandatami dal papà. Da lui ho imparato la tecnica e l’ho perfezionata negli anni, fino ad arrivare alla produzione di quello che oggi è considerato il nostro cavallo di battaglia: il “vin col fondo” (prodotto da uva Glera e rifermentato in bottiglia).
– Cosa significa per voi gestire un’azienda come la vostra?
Gestire un’azienda per me è sicuramente molto sfidante. Sono partito a soli 22 anni, correndo molti rischi e prendendomi molte responsabilità. Sicuramente questa mia decisione ha comportato non pochi sacrifici ma che ad oggi mi rendono orgoglioso del percorso fatto. Sono riuscito negli anni ad ampliare i terreni di proprietà, aumentare la produzione di vino, lanciare 3 linee di bottiglie e a breve sarà in produzione anche la quarta bottiglia.
– Come nasce il vostro vino? Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Il vino nasce da una passione tramandatami da mio padre. L’approccio è un mix tra innovazione e tradizione: il processo di produzione del vino parte, infatti, dalla ricetta tradizionale tramandata di generazione in generazione, ma con tecniche innovative, a partire fin dalla potatura della vite.
– Qual è il futuro della vostra cantina? Avete già dei progetti in mente?
I progetti che ad oggi ho in mente di realizzare nei prossimi anni sono diversi. Tra questi, il primo che vorrei portare a termine, e mi sto già muovendo in tal senso, è la ristrutturazione di un vecchio fienile, presente nel borgo di famiglia, da adibire a sala degustazione e cantina.
– Quali sono le sensazioni che volete trasmettere ai consumatori attraverso le vostre etichette?
Con le etichette vorremmo esprimere purezza, semplicità e genuinità che sono i valori che ci contraddistinguono come persone e che vorremmo trasmettere attraverso i nostri vini.
– Come si posiziona oggi il vostro vino? Siete più orientati al mercato nazionale o a quello internazionale?
Ad oggi la nostra è una realtà piccola, ci occupiamo di tutto il processo produttivo, partendo dalla potatura e trattamento della vite, passando per la vendemmia, fatta rigorosamente a mano, fino alla produzione del vino, con cura e amore per ogni singolo passaggio. Al momento siamo orientati ad un mercato nazionale, con l’obbiettivo per i prossimi anni di aumentare la produzione per soddisfare una maggiore fetta di mercato. Il nostro obbiettivo è e rimarrà la qualità del prodotto, non la quantità.
– Qual è secondo voi l’etichetta che più rappresenta la vostra azienda? E perchè?
L’etichetta più rappresentativa è sicuramente il “bastiancontrario”, il vino con il fondo che è l’anima non solo della nostra azienda, ma anche della tradizione contadina veneta.
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