– Quali sono le peculiarità e le caratteristiche più significative della tua produzione?
Le peculiarità e le caratteristiche della mia produzione si sviluppano durante tutto il ciclo produttivo, iniziano sin dal vigneto e si concludono in cantina.
Ogni vigneto è stato impiantato nella posizione geografica migliore per favorire la maturazione e lo sviluppo di ogni uva in base alla sua varietà.
– Seguiamo la lotta guidata controllata (SQNPI) per garantire i trattamenti migliori ai nostri vigneti ed eseguiamo lo sfalcio dell’erba manualmente per limitare l’introduzione di agenti chimici.
– La vendemmia è rigorosamente manuale, ogni grappolo passa tra le nostre mani e viene controllato; tutti i vigneti sono limitrofi alla cantina, per tanto si può dir di avere un prodotto a km0. Ogni anno in cantina entrano le uve che reputo poter dare il prodotto finale migliore, preferisco non vinificare una varietà di vino se l’uva non presenta le caratteristiche migliori secondo i miei standard, ci tengo molto al mio prodotto finale. Ogni varietà al suo interno ha solo uve in purezza, non mescolo varietà d’uva, nella Ribolla Gialla troviamo solo uva Ribolla Gialla, come in tutti i miei vini puri al 100%. Non inserisco nemmeno agenti esterni che possano modificare olfatto o gusto, infatti i vini passano solo in acciaio. È molto importante per me che ogni vino possa sprigionare tutte le sue caratteristiche più significative.
– Le lavorazioni in cantina sono curate nel dettaglio, utilizzo una pressa a polmone per garantire una spremitura soffice, chiarifico i mosti con l’azoto per evitare di alterarli ed utilizzo botti in acciaio sia per il processo di fermentazione che per l’invecchiamento.
– L’invecchiamento lo reputo un passaggio fondamentale nella mia produzione, infatti credo che il vino abbia bisogno di tempo e riposo per dare il suo meglio. I miei fini vengono fatti maturare in botte almeno 8/10 mesi e successivamente affinati in bottiglia per altri 12/24 mesi.
Riassumendo credo che la parola giusta per descrivere tutto ciò sia cura, dedico il mio tempo a seguire i miei prodotti in tutte le loro fasi, li studio, li assaggio, cerco di dar loro tutto ciò che mi richiedono rispettandoli sempre.
– Quali sono i punti di forza che ritroviamo nei vini della tua azienda valorizzate dal tuo territorio?
Le mie terre sono uno degli elementi fondamentali per la mia azienda e per i miei prodotti.
Innanzitutto perché sono proprietà della mia famiglia fin dai primi del ‘900 e portano con sé storia e dedizione verso esse. Poi è proprio la tipologia di terreno, chiamata “ponka”, cioè un insieme di marne ed arenarie, ad arricchire i miei vini, dando all’uva sentori minerali ed unici. Inoltre le zone in cui sono situati i miei terreni è una delle migliori per la coltivazione di vigneti, ci tengo molto all’autenticità di essi e a portare avanti le tradizioni legate alla terra come quelle di valorizzare in particolar modo le uve bianche e le varietà autoctone della mia zona.
– Come è nata la tua passione per questo settore?
Più che nascita di una passione lo chiamerei destino. Non esiste un vero momento in cui è nata la passione per questo settore e per il mio lavoro. Sono nato in queste terre, le ho respirate e vissute fin da bambino. La mia famiglia, a partire dal mio bisnonno, hanno lavorato e coltivato i terreni che mi circondano. I miei genitori mi hanno sempre trasmesso le loro conoscenze e la loro dedizione per questo lavoro e per queste terre. Io ho solo deciso di prendere il sogno nel cassetto che la mia famiglia aveva da anni e fondare la mia/nostra azienda. Ci è voluto coraggio e tanta forza di volontà, che uniti alla passione che mi è stata trasmessa, hanno dato forma e voce ad un sogno dei miei genitori e spero ad un futuro per mio figlio.
– Qual è la filosofia e la mission delle tua azienda?
Verità assoluta tra ciò che racconto e i miei prodotti finali sono tutti fattori che creano la mia filosofia aziendale. Rispetto della tradizione, dedizione nel lavoro costante, coerenza tra vigneto e cantina. Tutti questi elementi mi permettono di incentrare la mission aziendale è: trasmettere la mia passione nei miei prodotti alle persone che sanno apprezzarlo. Il mio più grande obiettivo è quello di continuare a lavorare le terre con rispetto e far conoscere i miei vini nella loro unicità cercando di portarli a sprigionare le loro migliori caratteristiche.
– Come descriveresti l’annata 2023?
Come tutti gli anni anche il 2023 è stato un anno di duro lavoro ed impegno costante per ottenere i migliori risultati. Questa annata però è stata più difficile di altre, purtroppo gli agenti atmosferici che hanno colpito le mie terre non sono stati clementi e riuscire a portare in cantina un buon prodotto ci ha richiesto più dedizione e passione del solito.
Credo che il 2023 lo ricorderò bene come “quella sera di Luglio” mentre seduto sul divano con mio figlio ho visto arrivare la mia compagna, che non aveva il coraggio di dirmi di aver sentito scendere i primi chicchi di grandine. Ricordo di aver avuto il cuore in gola e pietrificato non riuscivo nemmeno ad alzarmi per guardare che cosa stesse succedendo, solo tantissimi tonfi risuonavano dentro casa. Un ora più tardi, con il buio pesto, ho infilato le scarpe e sono corso tra i filari con una torcia per assicurarmi che i danni non fossero irreversibili. È stato un brutto colpo, è stato tutto in salita, ma il lavoro ripaga sempre. Siamo riusciti a rialzarci e a portare in cantina ciò che serviva per garantire un buon prodotto.
Insomma un anno complicato, ma i migliori successi non si ottengono mai dalle cose semplici.
– Descrivici il profilo del tuo consumatore tipo e qual è l’etichetta più apprezzata da questa categoria di clienti.
Credo che le parole migliori per descrivere il mio consumatore tipo siano “Wine Lover”. Sono infatti i veri amanti del vino ad apprezzare i miei prodotti, riescono a cogliere la passione che impiego nel produrli ed apprezzano le loro caratteristiche. Sono molto amate la Ribolla Gilla e la Malvasia, due vini autoctoni della mia zona, due vini molto diversi tra loro ma che sprigionano entrambe le caratteristiche tipiche delle nostre terre e della nostra cultura.
– Da dove provengono i nomi delle tue etichette e a cosa si ispirano le immagini presenti su di esse?
Le nostre etichette, esattamente come i nostri vini, si ispirano e danno voce al territorio ed al luogo in cui ci troviamo. Infatti il nome “Costabona” scelto come marchio e logo aziendale è ispirato proprio alla località in cui è sita l’azienda. Inoltre il disegno presente sull’etichetta è la perfetta rappresentazione di un’altimetria semplice del luogo esatto dove si sviluppano vigneti e cantina.
Ci sono inoltre dei dettagli importanti che abbiamo voluto rappresentare sulle nostre etichette: la S in rilievo sul nome “coStabona” rappresenta l’iniziale del cognome della famiglia (Sfiligoj) fondatrice e proprietaria dell’azienda; nell’altimetria è evidenziato in azzurro il fiume Isonzo, conosciuto come fiume dei popoli e di notevole importanza per le nostre terre; la S in rilievo riporta anch’essa un riflesso azzurro, simbolo del torrente “Piumiza”, il quale scorre proprio sotto la nostra cantina e lungo le strade che conducono ai nostri vigneti, luogo d’interesse della nostra città Gorizia; il colore giallo/ocra che è stato scelto per le scritte ed i disegni vuole rappresentare il colore dorato del vino e tutte le sue sfumature.
Insomma, nulla è lasciato al caso, abbiamo impiegato molto tempo per creare la nostra etichetta, ma volevamo che all’interno di essa fossero racchiusi e rappresentanti sia il territorio che noi stessi, ma soprattutto la passione per il nostro lavoro e il rispetto per le nostre terre.
Leave a reply