– Cosa significa per voi gestire un’azienda come la vostra?
La direzione intrapresa dal nostro Consiglio di Amministrazione mira a fare del Consorzio l’interprete di un territorio meraviglioso, che comprende 18 comuni tra Taranto e Brindisi, e a coinvolgere sempre più nella nostra politica e nelle nostre attività i nostri soci e tutti gli operatori interessati. Cercheremo di spiegare ancora meglio la funzione e il vantaggio di avere un Consorzio di Tutela. Attualmente c’è la necessità di consolidare l’immagine della nostra doc, la sua conoscenza e le sue tradizioni. Bisogna rinforzare sempre più il posizionamento del Primitivo di Manduria doc al vertice della piramide qualitativa del vino italiano, ponendo nel contempo le basi per una gestione sempre più qualitativa della produzione. Abbiamo potenziato l’attività di Tutela, attraverso i nostri vigilantes, per bloccare i vini contraffatti nei mercati maggiori, per salvaguardare le aziende sane e i consumatori. Da una parte stiamo operando al livello internazionale per bloccare i marchi ingannevoli di Primitivo di Manduria e, dall’altra, stiamo prelevando i campioni dalla grande distribuzione per analizzarli in laboratorio e verificare se ci siano incongruenze con il nostro disciplinare.
– Qual è il futuro del vostro consorzio? Avete già dei progetti in mente?
Il nostro ruolo di tutela e vigilanza poi ha tante forme ed è per questo che insieme al consiglio di amministrazione abbiamo deliberato il via alle fascette da apporre sulle bottiglie di Primitivo di Manduria doc. Da gennaio 2023 anche la doc Primitivo di Manduria per essere immessa sul mercato ha la fascetta di stato. Vogliamo dare dignità al nostro vino soprattutto all’estero in quei mercati dove spesso siamo colpiti da contraffazione. La scelta fatta dal nostro Consorzio è un passaggio importante e completa un percorso che consentirà di tracciare tutte le fasi della vita delle nostre produzioni. Altro nostro ruolo che ci vede impegnati è la valorizzazione della nostra doc attraverso campagne pubblicitarie ed eventi sia sul territorio che a livello internazionale. Saremo impegnati da qui fino ai prossimi anni in attività di valorizzazione internazionale per trainare la nostra Dop e far conoscere la sua distintività. Tutto questo grazie a una intesa e coordinata collaborazione tra noi e le nostre aziende. Promozione sui mercati, d’Italia e del mondo, e tutela dei marchi, sono fondamentali per la crescita del nostro vino e sono ormai i due ambiti di intervento più consistenti per il nostro Consorzio. Gli eventi si inseriscono nel progetto – programma di valorizzazione e promozione denominato “Radici Virtuose”, finanziato dal Mipaaf volto al rilancio dei prodotti e del paesaggio jonico salentino.
– Se dovesse scegliere due parole chiave per descrivere i vostri prodotti, quali sarebbero?
Elegante e Potente. Il nostro Primitivo di Manduria piace perché è potente, molto gradevole, adatto a ogni occasione ed è un vino che continua a stupire: ogni sorso è diverso da un altro. Lo si può bere giovane quando è irruente e sincero, ricco di profumi, oppure maturo, caldo, pacato, dai tannini più attenuati e più elegante.
Piace molto alle donne ma anche agli uomini che lo considerano il compagno ideale per cene di lavoro importanti o per occasioni speciali e piace anche perché la versione dolce naturale è considerato il «perfetto confidente» come vino da meditazione, da degustare anche da soli davanti a un buon libro o sorseggiare per godersi i panorami.
– Qual è il vostro rapporto con il territorio?
Siamo un tutt’uno. Senza il nostro bellissimo territorio non ci sarebbe la nostra Dop e di conseguenza il nostro ruolo istituzionale. Per tanti anni, i viticoltori e le cantine della nostra Doc si sono dedicati alla produzione, alla vendita e alla distribuzione, compiendo passi da gigante. Il nostro obiettivo è sempre più quello di interpretare i bisogni del territorio in termini di sostenibilità, di rappresentazione e narrazione dei luoghi in cui la Doc è radicata.
– Come si posiziona oggi il vostro vino? Siete più orientati al mercato nazionale o a quello internazionale?
La nostra Dop sta crescendo tanto e lo dimostrano numeri, reputazione, interesse da parte del consumatore e distribuzione geografica, essendo presente in molti stati. Complessivamente la produzione viaggia verso quei mercati interessati al vino italiano come Germania, Svizzera, Sudamerica ma anche il sud est asiatico. Nel complesso godiamo di un ottimo posizionamento ed un prezzo medio alto. La Doc Primitivo di Manduria è riconosciuta come un segno di qualità e i nostri acquirenti sono disposti a spendere il giusto per acquistare il vino. In Italia, il lavoro è più lento ma è sotto gli occhi di tutti: l’impegno dei produttori della zona del Primitivo è molto visibile, così come è visibile la veloce crescita a cui stiamo assistendo.
– Perché un consumatore dovrebbe scegliere i vostri vini?
La nostra denominazione di origine sta ottenendo una performance straordinaria, registrando una crescita record, frutto della capacità mostrata dalle nostre aziende di cogliere ogni opportunità, coprire ogni spazio, gestire al meglio il proprio potenziale, ottimizzare risorse e relazioni.
I consumatori abituali che lo acquistano hanno percepito un buon rapporto qualità prezzo e gli acquirenti ne percepiscono la qualità come superiore rispetto ad altri vini a base Primitivo.
La motivazione di questa crescita è dovuta anche alla nostra regione. La vitivinicultura è un settore tradizionale nell’agricoltura pugliese, che acquisisce una crescente importanza a livello economico. Il Primitivo di Manduria è, senza dubbio, il suo vino principe ed è spesso il portabandiera della gamma di tante cantine.
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