Posta su di un rilievo naturale, al centro di un anfiteatro di vigneti e frutteti, la Cascina Lanzarotti fin dal 1883 tramanda di padre in figlio i valori della tradizione contadina. E’ qui che potete trovare i vini tipici del Roero, accompagnati da frutti come pesche e susine di propria coltivazione, da Luglio a Settembre. La produzione vinicola spazia dal Roero Arneis Docg il vino bianco caratteristico della zona dal quale prende forma il Metodo Classico Soelì e il passito. Per quanto riguarda i vini rossi potete trovare il Barbera e il Nebbiolo, entrambi che affinati in legno dopo invecchiamento prendono il nome rispettivamente di Barbera d’Alba Superiore e di Roero. Grazie ad attente e costanti cure in vigneto e nelle vinificazioni, seguite con passione in ogni fase della produzione, unite da una profonda e consolidata conoscenza tecnica, l’azienda è in grado di offrire vini di alta qualità, espressione del territorio. Il Roero, con le sue colline, i nobili vigneti, che spesso nascondono borghi di antica fondazione, sono uno dei principali motivi che spingono il turista amante del vino a visitare questa zona.
– Da dove proviene la scelta del nome della vostra azienda? Il vostro logo ha un significato in particolare?
La scelta del nome coincide con il luogo ove la nostra azienda ha sede dal lontano 1883, significativo il fatto che ormai è riferimento anche per l’identificazione della nostra famiglia. In questo nome si ritrova la dolce collina sulla quale trova posto non solo la cantina ma anche l’abitazione famigliare e lo spazioso cortile che è il benvenuto a tutti coloro che scelgono di farci visita.
La cascina inserita in un anfiteatro naturale che la circonda ha ispirato il logo aziendale, dove le colline stilizzate evocano la ricerca di strategie nuove senza però abbandonare la strada maestra della tradizione, che abbraccia e sostiene tutto il lavoro che è cura della terra e dei suoi frutti.
– Quali sono le origini dell’azienda, e quale è stato il vostro percorso che vi ha portato a dove siete ora?
L’Azienda Lanzarotti nasce nel 1883 come azienda agricola dedita alla produzione di frutta, nel particolare pesche e prugne, allevamento dei bovini da ingrasso correlativamente la produzione di foraggio, e infine, seminativi di grano e granoturco. La coltivazione della vite inizialmente ha un ruolo marginale, quasi ad uso esclusivamente famigliare; i primi ricordi di vendita importante risalgono agli anni 40quando dalla zona di Ciriè arrivano in azienda i classici “cartun” trainati dai muli che rifornivano le “piole” e i privati nella zona montana e pedemontana, questi dopo aver pernottato in azienda ripartivano. Ma è durante il primo dopoguerra, con la migrazione in cerca di lavoro a Torino e la nascita delle prime caffetterie, che sorgono le figure dei “sensali “e dei “mediatori”: una sorta di rappresentanti che ritiravano nelle cantine i campioni di vino che poi proponevano in degustazione ai locali. Questi ultimi sceglievano ed ordinavano, poi il mediatore provvedeva all’organizzazione dei trasporti e della consegna, che avveniva con grandi botti. Con il tempo e il miglioramento socio-economico della società post guerra la richiesta di vino aumenta e di conseguenza l’impianto di nuovi vigneti porta alla nascita di una nuova realtà non solo aziendale ma anche di territorio. Negli anni 60 poi il grande boom dei ristoratori ma soprattutto, per la nostra azienda l’arrivo di tanti privati che nei mesi di febbraio e marzo si rifornivano dell’annuale fabbisogno, attraverso l’acquisto di vino in damigiane che poi accuratamente imbottigliavano. Questi 2 mesi erano un vero rito e non solo la soddisfazione economica, ma l’accoglienza festosa intorno al tavolo con pranzi e merende permetteva di creare relazioni che erano legami duraturi oltre il rapporto cliente-venditore. Negli anni 90 assistiamo a una nuova trasformazione dell’azienda portata da un lato da un approccio più innovativo e dall’altro da un nuovo mercato che si stava prospettando. L’acquisto di nuovi terreni e la trasformazione di frutteti in vigneto (nel rispetto della vocazione degli stessi) porta anche ad un primo ampliamento importante della cantina e all’acquisto di attrezzature vinicole appropriate al tempo ed alle esigenze del mercato. Sempre mantenendo fermi i principi di rispetto della terra, del prodotto e del rapporto con i clienti. L’azienda continua sino agli anni 2000 facendo convivere le tre realtà lavorative (vitivinicoltura, frutticultura e zootecnia) poi a malincuore occorre fare una scelta e così la stalla lascia il posto ad una nuova cantina. Il 2021 vedrà la conclusione di un nuovo progetto aziendale che comprende un ulteriore ampliamento della cantina e l’acquisto di nuove attrezzature volte a completare e migliorare questa storia fatta di lavoro, passione e cordialità.
– Quali sono le caratteristiche di unicità che contraddistinguono i vostri prodotti?
La storia aziendale cammina di pari passo con la storia famigliare, di generazione in generazione, puntando sempre al miglioramento e portando alla nascita di prodotti che rispecchiano questa realtà. Un giusto rapporto tra tradizione ed innovazione affianca l’ascolto del cliente in uno scambio fruttuoso fatto di condivisione e di rispetto. Il prestare molta attenzione al lavoro in vigneto permette di ottenere un prodotto sano e sicuro che porta ad una gamma di vini che accontentano più settori e tipologie di consumatori. La cura in vigneto parte dalla giusta collocazione in base al vitigno con il giusto terreno e posizione. Infine la meticolosità nel lavoro della vite permette una naturale maturazione e un lavoro di vinificazione moderno e attento.
– Se doveste raccontare i vostri vini a chi non li ha mai assaggiati, come li descrivereste?
Per descrivere i nostri vini viene naturale un parallelismo con la storia aziendale.
La gamma dei bianchi è il giusto rapporto tra tradizione ed innovazione,la tradizione che ritrovi nei sentori di frutta che il Roero Arneis regala in ogni calice, nel S. Anna la storia di questi suoli fatti di minerali e fossili, nel passito le lunghe veglie nelle stalle, e il Soelì metodo classico con la frizzantezza e giovane vivacità.
Passare ai rossi riporta con il Barbera al tanto lavoro che in questa terra la nostra famiglia ha operato, anche in tempi duri senza lamentarsi ma caparbiamente. L’elegante Nebbiolo ogni anno riesce a rendere tangibile la cura speciale di ogni vite. Il Roero docg con il suo delicato passaggio in legno rispecchia perfettamente le dolci colline che ci circondano, il Roero Carlinot riserva ci riporta però a tutto ciò che con fatica hanno costruito in tempi difficili chi ha iniziato quest’azienda.
Concludiamo con il Fior di pesco un rosato mai anonimo perché risultato di un lavoro qualificato dettato dal voler fare le cose con cura senza lasciare che la fretta le sminuisca.
Il ROERO ARNEIS: è un vino dal carattere unico, riconoscibile, dall’eleganza cristallina e sebbene non sia una passeggiata coltivarlo è un prodotto tipico inconfondibile. Un minimo di altitudine, su un giusto mix di terreno calcareo–sabbioso, eredità di un antico mare, è habitat naturale per stimolare l’acidità nelle uve. Il suo bouquet è frutta fresca in particolar modo pesca e pera La particolarità sono le note più sottili di fiori bianchi e anice. In bocca è sapido, di media struttura, con ritmo, di buona persistenza, ma mai troppo aggressivo. Pur non avendo mai un acidità molto alta riesce sempre a regalare vivacità. Si raggiunge l’apice con il “S.Anna” una menzione geografica particolarmente cara alla nostra azienda perché non solo luogo di vita ma anche dei vitigni storici (anni ‘80). Dopo un accurata selezione e un anno di riposo in bottiglia si sviluppano nuovi profumi di nocciola e zafferano, naturale evoluzione data dalla maturazione del vino.
ROERO ARNEIS METODO CLASSICO BRUT SOELI’: A inizio settembre le uve selezionate di Arneis in purezza e sottoposte a pressatura soffice effettuano una prima fermentazione in vasca di acciaio inox ottenendo la base per il nostro SOELI. In primavera si procede alla seconda rifermentazione che da tradizione dei grandi metodi classici avviene in bottiglia. Rimane poi sui propri lieviti 18/24 mesi in attesa della sboccatura e commercializzazione.
Si presenta al bicchiere giallo paglierino con perlage fine e persistente con sentori di pesca, mela e ginestra seguito dalla fragranza di pane fresco in una spuma bianca evanescente con bollicine piccole e persistenti.
PASSITO DI ARNEIS: Ecco la nostra chicca, un vino liquoroso ottenuto a seguito di sovramaturazione in vigneto e appassimento in cassette per circa 2 mesi. Il risultato è un vino passito brillante e luminoso, dai profumi dorati di frutta ben matura, dal carattere importante che richiede un abbinamento che spazia da formaggi importanti alla frutta secca.
BARBERA D’ALBA: Nasce da un vitigno generoso con una lunga storia contadina, tradizionalmente vino da pasto oggi con il diradamento dei grappoli in eccesso e un processo di vinificazione accurato arriva a competere sotto il profilo organolettico con vini importanti. Discreto e forte allo stesso tempo con note fruttate di ciliegia, mora e sentori speziati di cannella, ricco di colori tendenti al rubino. La nostra produzione di Barbera sfocia dopo un accurata selezione di uve in una BARBERA SUPERIORE che attraverso un affinamento in legno per 12/15 mesi e 4 mesi permette di ottenere un vino caldo e speziato ma allo stesso tempo elegante e piacevole grazie ai sentori di ciliegia e more rosse.
Una particolare attenzione però la riserviamo al fiero e nobile NEBBIOLO che in questo nostro territorio ha ottenuto la denominazione di orine controllata e garantita in ROERO. Il Langhe Nebbiolo con il suo colore rosso rubino e le note floreali di piccoli frutti rossi è persistente e piacevole in bocca, accompagna con eleganza il pasto. Ha ottime potenzialità in vista dell’invecchiamento.
Concludiamo con i fiori all’occhiello del nostro territorio il ROERO DOCG: Si ottiene esclusivamente da uve nebbiolo lasciate fermentare in acciaio per poi affinarsi in legno per 12/15 mesi, il colore rosso rubino intenso mantiene una freschezza particolare e curiosa nell’aroma di lampone e rosa senza perdere la delicatezza dei piccoli frutti rossi. Un vino che sa rispecchiare questo nostro territorio e raggiunge l’apice con il RISERVA CARLINOT. La cura per questo vino passa da una selezione accurata di uve di un’unica vigna frutto di più diradamenti, poi 12/15 mesi passati in legno e l’attesa in bottiglia dei 30 mesi per l’inizio della commercializzazione. Il risultato lo si trova in un bouquet ricco e fruttato con note di viola e vaniglia, il rosso granata intenso nel bicchiere si apre ad un finale caldo ed etereo dato da una trama tannica dolce e persistente.
– Qual è il consumatore tipo di riferimento della vostra azienda? A chi si rivolge il vostro vino?
Il rapporto con il cliente e la sua accoglienza in azienda è curata personalmente dalla famiglia Ferrero. La gamma di clienti spazia da privati, enoteche, ristoranti e alcuni negozi alimentari. I nostri vini possono accompagnare nella quotidianità dei pasti ed anche in occasioni speciali. Il nostro vino si rivolge a tutti coloro che cercano un prodotto genuino legato alla tradizione e al territorio da cui esso nasce.
– Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Pur sfruttando le nuove tecnologie sia in cantina che in vigneto non perdiamo di vista la tradizione, lo scopo principale è quello del massimo rispetto dell’ambiente e della salubrità dei prodotto finale.
– Quali sono i canali di vendita utilizzate per raggiungere i vostri clienti? Quali strategie avete adottato in questo momento di emergenza sanitaria?
Da una recente indagine possiamo affermare che il passaparola e i positivi riscontri restano uno dei mezzi più efficaci di promozione relativamente alla nostra realtà, insieme all’utilizzo dei social. Dopo questo primo “incontro” la vendita prosegue in cantina o direttamente al domicilio, in entrambi i casi continuiamo a mantenere un contatto personale con i clienti. Durante questo periodo di emergenza abbiamo intensificato la vendita e consegna diretta al privato.
– Organizzate visite in cantina per appassionati? Se sì, cosa prevedono?
Accogliamo sempre molto volentieri in cantina per far conoscere i nostri vini, il nostro territorio e la storia della nostra Cantina. La visita prevede il tour della cantina, del reparto imbottigliamento e i vigneti. Per chi lo desidera si organizzano degustazioni in abbinamento a prodotti tipici.
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