– Perchè avete deciso di intraprendere questa esperienza? Da dove proviene la vostra passione per il vino? Quali sono le origini della vostra azienda?
È nel cuore della Regione Marche, nella valle dell’Esino, che ha sede la Casa Vinicola Silvestroni. La sua storia ebbe inizio nei primissimi anni ’60. Già all’epoca l’azienda, che portava il nome dei fratelli Aquili, era conosciuta e rinomata per la qualità dei suoi vini, per il servizio di consegna e per la sua modernità. Fu lì che Sandro Silvestroni, giovane volenteroso, intraprendente e zelante, si appassionò al vino, ricevendo così dai fratelli Aquili la proposta di rilevare l’attività. La Casa Vinicola prese così il nome Silvestroni, e in un contesto di forte lavoro e grande impegno crebbe Alessandra , figlia di Sandro. Ereditata la grande passione per il vino, sin da giovanissima si occupa dell’azienda di famiglia, permettendo al padre il giusto riposo, ma dando particolare attenzione ai suoi utili consigli e alla sua grande esperienza.
Originariamente ubicata a Falconara Marittima, la Casa Vinicola Silvestroni disponeva già di grandi numeri. In un epoca in cui tutto veniva ancora fatto a mano ed era particolarmente difficile modernizzarsi, perché le attrezzature o non esistevano o avevano dei costi insostenibili, l’azienda aveva una capienza di circa 10000 ettolitri, distribuiti in cantine sotterranee e non. È nel 2000, invece, che l’azienda si sposta a Camerata Picena, dove risiede attualmente, lasciando a Falconara il punto vendita.
– Cosa significa per voi gestire un’azienda come la vostra?
Significa tramandare il valore della produzione artigianale e farla apprezzare alle nuove generazioni.
– Come nasce il vostro vino? Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
L’azienda, rimasta a conduzione familiare, legata ad antiche tradizioni e spinta da una forte motivazione verso il futuro, continua la sua ricerca di un punto d’equilibrio tra l’eredità dell’esperienza e le attuali imprescindibili contingenze della modernità. In un quadro di collaborazione ed entusiasmo si è sviluppata anche la filosofia della Casa Vinicola, il cui obiettivo trainante è la qualità, dall’inizio alla fine, dal vitigno alla consegna.
Unito da sempre dalla voglia di crescere, i fratelli Silvestroni hanno perseguito e realizzato il sogno del loro padre: portare il sapore della loro terra al di là dei confini regionali o nazionali. A questa coraggiosa impresa partecipano tutti i componenti della squadra, in particolar modo Danilo, che da sempre mette a servizio dell’azienda le sue consolidate conoscenze tecniche, di cui sono frutto il Verdolino e il Rubino.
L’accelerazione evolutiva dell’azienda è supportata da un moderno impianto di imbottigliamento, da un capiente magazzino di stoccaggio, nonché da un laboratorio che permette di controllare la qualità del vino in ogni momento. I vitigni sono visitati regolarmente da Stefano Silvestroni e da Danilo, che ne controllano con cura lo sviluppo, passo dopo passo, in ogni periodo dell’anno.
L’attenzione meticolosa e le più moderne tecniche di coltura fanno sì che l’amore per il buon vino si tramuti in risultati qualitativamente elevati. L’azienda propone una svariata gamma di prodotti, tutti frutto di una accurata selezione, per soddisfare le esigenze più disparate di chi vuol bere del buon vino in ogni occasione.
– Quali sono secondo voi le caratteristiche principali dei vostri vini?
Sono vini che rispecchiano naturalmente le caratteristiche organolettiche dei vitigni autoctoni marchigiani, tra i quali sentori olfattivi fruttati agrumati.
– Qual è il futuro della vostra cantina? Avete già dei progetti in mente?
Migliorare ancor di più il processo produttivo ed elevare i standard qualitativi. Abbiamo dei progetti molto interessanti, ma preferiamo non anticiparli.
– Quali sono le sensazioni che volete trasmettere ai consumatori attraverso le vostre etichette?
Ogni nostra etichetta trasmette in modo persuasivo la sfera emotiva, restando coerenti con l’identità del prodotto.
– Quali sono per voi le tre regole d’oro per un buon vino?
Si tratta di un processo molto lungo e complesso difficile da spiegare, ma che possiamo riassumere cosi: tempo, passione ed esperienza.
– Se dovesse scegliere due parole chiave per descrivere i vostri prodotti, quali sarebbero?
Fruttati con eleganza.
– Qual è il vostro rapporto con il territorio?
La regione Marche, è una regione che offre percorrendo pochi chilometri, una varietà di paesaggi differenti. La riviera del Conero, con il suo alternarsi di baie, ripide pareti rocciose e spiagge riparate come quella delle “Due Sorelle”, due grandiosi speroni rocciosi che spuntano dall’acqua, assume in alcuni tratti tonalità cromatiche di una delicatezza inconsueta.
Dal mare si possono raggiungere agevolmente i numerosi paesi alti disseminati a guisa di balconi strategici sul litorale: sono gli antichi nuclei strategici dai quali sono poi sorti i centri “marini”. Si può scegliere tra spiagge di sabbia finissima, ghiaia o roccia, con scogli o palme, tra la riviera delle colline.
Il tratto tipico del paesaggio marchigiano è un susseguirsi di morbide colline che, come onde, si rincorrono fino alla costa. Curiosando per le strade dell’entroterra marchigiano si può godere della spettacolare alternanza di colori creato dalle varie coltivazioni, dai frutteti e dalle monocolture a cereali che si estendono lungo le pareti inclinate dei colli, modificando il paesaggio con il susseguirsi delle stagioni.
Immersi in questo quieto paesaggio, antiche cittadine vivono in un continuum fra passato, presente e futuro, che conferisce loro un aspetto austero e nobile.
Nelle Marche ben 18 comuni vantano come riconoscimento di essere tra i “Borghi più belli d’Italia”. Le cime innevate della dorsale appenninica regalano agli appassionati della neve piste ideali per gli sport invernali.
Visitando le montagne marchigiane, si vive l’esperienza della riconciliazione con la natura e della riscoperta di odori, suoni e colori in un contesto ricco di storia, tradizioni, arte e cultura, oltreché di elementi di notevole valore naturalistico e ambientale.
– Come si posiziona oggi il vostro vino? Siete più orientati al mercato nazionale o a quello internazionale?
Si posiziona nella fascia media, siamo orientati al mercato nazionale ed internazionale.
– Perchè un consumatore dovrebbe scegliere i vostri vini? E chi è il vostro target di riferimento?
Per la naturalità del vitigno da cui proviene. Il target di riferimento è il canale HO.RE.CA
– Qual è secondo voi l’etichetta che più rappresenta la vostra azienda? E perchè?
Passerina 50S, perché è un vino che rispecchia le caratteristiche organolettiche richieste dai nuovi consumatori.
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