– Perchè hai deciso di partecipare a BWS e cosa ti aspetti da questa esperienza?
Poiché siamo una piccola e giovane realtà, abbiamo scelto di partecipare alla fiera BWS per incontrare nuovi distributori Italiani ed Esteri per far crescere e valorizzare ulteriormente il nostro marchio e conoscere e confrontarci con nuove realtà.
– Raccontaci del nuovo progetto a cui state lavorando’
Nel 2024, oltre le 7 referenze che già produciamo, amplieremo la nostra selezione con inserimento di due nuove referenze vinificate per ottenere vini fermi secchi:
- Un rosato prodotto da uve Syrah , rigorosamente coltivate nel nostro vigneto.
- Un Nasco di Cagliari DOC , vitigno autoctono della Sardegna poco conosciuto all’estero ma dalle enormi potenzialità.
– Come è nata la tua passione per questo settore?
Questa passione è nata casualmente durante un viaggio in Francia per visitare alcune cantine nel Bordeaux, dove, tanto affascinata dai luoghi e dalle aziende viste, ho chiesto a mio marito di far nascere anche noi, in Sardegna, una cantina. Inizialmente sono stata presa come una visionaria ma, solo pochi giorni dopo, quest’idea ha preso forma piano piano ed è diventata un sogno. Questo sogno si è realizzato nel 2008 e oggi è una forte e bellissima realtà.
– Come descriveresti l’annata 2023?
L’annata 2023 è stata per noi molto positiva, le uve vendemmiate tra agosto e settembre hanno rispettato i nostri target di produzione raggiungendo la maturazione fenolica ideale.
Il clima ci ha fatto tribolare ainizio giugno ma, essendo intervenuti nei giusti modi e con le adeguate tempistiche, abbiamo ottenuto uve sane da cui abbiamo prodotto ottimi viniche rispettano le qualità organolettiche da noi desiderate.
– Da dove provengono i nomi delle tue etichette e a cosa si ispirano le immagini presenti su di esse?
La scelta dei nomi è stata lunga e impegnativa in quanto volevamo dare alla nostra immagine un’impronta moderna ma che rappresentasse le nostre origini.
Ogni simbolo è stato ispirato a quelli ritrovati in tutti i siti archeologici sardi tra i quali la spirale, da noi stilizzata e utilizzata come logo della nostra azienda.
In particolare:
- ILUNE – È l’antico nome che richiamava l’astro notturno. Il disegno riproduce in maniera significativa i tre momenti durante i quali la luna, incessantemente, ritorna sulle sue fasi.
Fasi che possiamo paragonare a quelle della produzione del vino che in Sardegna si perde nella notte dei tempi. - ISTRALE – È Il nome antichissimo con il quale le popolazioni sarde chiamavano la sacra bipenne. L’immagine, molto schematica, è tratta da una nota fonte documentaria bronzea sarda del II Millennio a.C., Sa seguredda (la piccola scure) fino a qualche decennio fa resisteva come indispensabile oggetto apotropaico tra le popolazioni sarde dell’interno. Può costituire quindi un simbolo d’augurio e di prosperità.
– Quali sono i premi e i riconoscimenti che la tua azienda ha ricevuto nel corso degli anni?
Le ultime annate di produzione sono state per noi ricche di soddisfazioni, ci siamo confrontati su grandi palcoscenici quali FiveStarWine al Vinitaly, Mondus Vini, concorso in Germania, Concorso Nazionale Internazionale del Vermentino e Grenaches du Monde. Di seguito i nostri riconoscimenti nel dettaglio:
- Vermentino Istrale Black label 2020 Concours Mondial BRUXELLES 2021 – Medaglia d’Oro
- Vermentino Istrale Black label 2021 5 Star Wines-Vinitaly 2022 92/100 punti
- Vermentino Istrale Black label 2021 Concorso enologico internazionale “VERMENTINO” – Medaglia d’Oro 2022
- Vermentino Istrale Black label 2021 Mundus Vini GOLD 2022
- Vermentino Istrale Black label 2022 5 Star Wines-Vinitaly 2023 91/100 punti
- Vermentino IstraleBlu label 2022 Concorso enologico nazionale “VERMENTINO” – Medaglia d’Oro 2023
- Archeo IGT Isola dei Nuraghi rosso 2020 5 Star Wines-Vinitaly 91/100 punti
- Ojé Cannonau di Sardegna DOC 2020 Grenachesdu Monde – Medaglia d’argento 2023
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