– Da dove proviene la scelta del nome della vostra azienda? Il vostro logo ha un significato in particolare?
Il nome dell’azienda riprende il cognome del titolare: semplice ma rispecchia la familiarità e la trasparenza della nostra azienda. Il logo che ci rappresenta, un gabbiano stilizzato, richiama la vicinanza con Venezia e la connessione che abbiamo con questa città in quanto Motta di Livenza, città sede dell’azienda, venne nominata “primogenita della Serenissima”. Il gabbiano è un animale libero e dal mare si sposta nelle nostre campagne dell’entroterra. Viene spesso osservato durante il lavoro nel campo e, come il gabbiano si appoggia sopra le bricole di Venezia, così lo vediamo posarsi sopra i pali delle vigne.
– Quali sono le origini dell’azienda, e quale è stato il vostro percorso che vi ha portato a dove siete ora?
Nei primi anni del 1900 l’azienda coltivava vigneto e seminativo. Con il susseguirsi delle generazioni abbiamo dato sempre più spazio alla produzione di uva e di vino. Siamo arrivati ad avere un incremento della clientela e dell’esportazione rivendicando la qualità del prodotto (buona qualità/prezzo), riuscendo ad essere raggiungibili tramite social, sito web ed e-commerce ma soprattutto mantenendo il più possibile il rapporto umano con i nostri clienti.
– Quali sono le caratteristiche di unicità che contraddistinguono i vostri prodotti?
I nostri prodotti sono certificati SQNPI, curiamo il prodotto dalla vite fino alla produzione di vino. Sappiamo la qualità offriamo ai nostri clienti, molti di loro acquistano il nostro vino da più di 40 anni. Ogni bottiglia conserva il vino interamente prodotto con le nostre uve.
– Se doveste raccontare i vostri vini a chi non li ha mai assaggiati, come li descrivereste?
I vini Furlan sono corposi, intensi, ricchi di sentori decisi. Sono prodotti di un terreno molto argilloso che dona caratteristiche marcate sia dal punto di vista olfattivo che del gusto. Manteniamo le peculiarità naturali di ogni tipologia perché crediamo che ogni vino abbia qualcosa da raccontare.
– Qual è il consumatore tipo di riferimento della vostra azienda? A chi si rivolge il vostro vino?
I clienti che si rivolgono a noi e che consumano i nostri prodotti sono privati e ristoratori che amano i vini strutturati e credono nell’importanza di un vino prodotto dall’azienda fin dal principio.
– Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Cerchiamo di mantenere la tradizione perché il nostro vino possa conservare le caratteristiche del territorio ma allo stesso tempo l’azienda si è dotata di attrezzature innovative volte al miglioramento e allo sviluppo delle tecniche di vinificazione e per migliorare la qualità del lavoro.
– Quali sono i canali di vendita che utilizzate per raggiungere i vostri clienti? Quali strategie avete adottato in questo momento di emergenza sanitaria?
Principalmente ci piace avere un rapporto umano con i clienti andando a fare loro visita periodicamente, questo per creare rete e anche perché le loro opinioni sul nostro prodotto sono fondamentali per migliorarlo. Spesso succede che il cliente, entusiasta del nostro vino, ci fa da tramite con altri ristoratori o privati. Abbiamo inoltre una pagina FB e IG e un e-commerce che sono stati fondamentali durante il periodo di emergenza sanitaria.
– Organizzate visite in cantina per appassionati? Se sì, cosa prevedono?
Accogliamo i clienti in azienda e su appuntamento facciamo assaggiare i nostri vini abbinati a prodotti del territorio.
Leave a reply