– Quali sono le peculiarità e le caratteristiche più significative della tua produzione?
I nostri vini sono prodotti da vitigni alloctoni e autoctoni usando dei cloni che ben si adattano ai terreni dei nostri vigneti che sono ubicati in luoghi e altitudini diversi della Sicilia Occidentale.
– Perchè hai deciso di partecipare a BWS e cosa ti aspetti da questa esperienza?
Non abbiamo mai avuto un’esperienza diretta, tuttavia riteniamo che sia un’ottima vetrina per chi come noi è in una fase di espansione territoriale.
– Quali sono i punti di forza che ritroviamo nei vini/negli spirits della tua azienda valorizzate dal tuo territorio?
Abbiamo spinto tantissimo sul concetto di unicità ritenendo che sia la strada maestra per avere un profilo riconoscibile e ed una precisa identità.
– Raccontaci del nuovo progetto a cui state lavorando.
La visione aziendale ha radici concrete: nasce nelle vigne di famiglia, coltivate nel rispetto della natura, e prosegue con l’obiettivo di produrre vini autentici e fedeli al territorio di appartenenza. L’azienda segue ogni passaggio produttivo con passione e dedizione, attraverso un approccio confidenziale e rispettoso, teso a comunicare la propria unicità con naturalezza, senza filtri, mantenendo alti standard di qualità e innovazione. Le varietà coltivate sui 72 ettari vitati di proprietà sono Grillo (2 cloni differenti), Insolia, Catarratto, Zibibbo, Viognier, Chardonnay, Nero d’Avola, Syrah, Merlot e Cabernet Sauvignon, cultivar che danno vita a 17 diverse referenze. Brugnano è una azienda familiare e quindi i valori etici e morali della famiglia si sono trasferiti “per osmosi” a tutti i dipartimenti dell’impresa. Questo, in parole povere, significa che i problemi e le soluzioni si affrontano apertamente, con la compartecipazione di tutti: ognuno ha un ruolo chiaro e ben definito, ma tutti intervengono in mutuo soccorso qualora sia necessario, proprio come avviene in una famiglia. Il nostro punto di forza? Il know-how enologico, appreso e tramandato dalla famiglia di generazione in generazione. Brugnano è anche esperienza enoturistica: immerso nel verde, il nostro complesso è stato recentemente ristrutturato ed è oggi un luogo ideale per degustazioni ed eventi. Apriamo le porte della cantina per visite guidate all’esterno e all’interno, per far conoscere le varie fasi produttive, fino a giungere in sala degustazione: uno spazio nuovo che nasce nelle sale ricavate dalle antiche cisterne sotterranee, le antiche vasche di vinificazione. Per rimanere competitivi all’interno del mercato del beverage crediamo che oggi occorra una visione di business moderna e smart: noi questa caratteristica possiamo dire di averla e continueremo a lavorare per completare la rete distributiva e l’espansione nei mercati internazionali, sempre con un occhio di riguardo al cambiamento, alla ricerca, all’innovazione a 360° e alla capacità di saper suscitare emozioni attraverso i nostri vini.
– Come è nata la tua passione per questo settore?
La mia famiglia, come detto precedentemente, fonda le sue radici nelle vigne di famiglia. Io ho voluto continuare una tradizione di famiglia lunga cinquant’anni. Inoltre, la cantina oltre ad essere il luogo di lavoro è anche casa: mio padre è nato in cantina, vive in cantina e così anche io e adesso le mie figlie.
– Quali strumenti utilizzi per promuovere e distribuire i tuoi prodotti?
Abbiamo strutturato la rete commerciale di agenti sia in Italia che all’estero. Ovviamente è un work in progress continuo.
– In quali regioni italiane e in quali nazioni possiamo trovare le tue etichette?
Italia: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte.
Estero: Germania, Belgio, Romania, Polonia, USA, Brasile, Malesya, Svizzera, Inghilterra.
– Qual è la filosofia e la mission della tua azienda?
Dare a tutti i giovani la possibilità di bere gli stessi vini dei «Very Important Pearson» e far si che quel vino lo sisenta davvero proprio.
– Come descriveresti l’annata 2023?
Le condizioni meteo hanno ridotto le quantità in modo significativo ma in compenso abbiamo avuto una buona qualità delle uve.
– Descrivici il profilo del tuo consumatore tipo e qual è l’etichetta più apprezzata da questa categoria di clienti.
Il profilo del ns. consumatore è quello di giovani amanti del buono e del bello al fine di poter celebrare la vita in ogni luogo senza preconcetti e/o pregiudizi.
– Da dove provengono i nomi delle tue etichette e a cosa si ispirano le immagini presenti su di esse?
I nomi scelti cercano di contribuire a meglio identificare il profilo e la mission delle singole referenze.
Il nostro primo obiettivo non è quello di realizzare packaging che piacciano ai consumatori, perché potrebbero piacere, ma essere impersonali; ci preoccupiamo, piuttosto, che essi rappresentino il produttore e il prodotto, che siano distintivi ed esprimano personalità. Tutti i progetti che portiamo a termine hanno per noi uguale valore, anche se ci sono casi specifici – come quello di HER– in cui abbiamo avuto la possibilità di sperimentare, uscendo dagli schemi. Brugnano, in questo caso, ha avuto l’intelligenza di osare.
– Quali sono i premi e i riconoscimenti che la tua azienda ha ricevuto nel corso degli anni?
La mia azienda ha ricevuto diversi premi per i vini prodotti dalla creazione della nuova start-up e siamo felicissimi dei risultati ottenuti.
I premi che ci hanno dato più soddisfazioni sono arrivati quest’anno con la medaglia d’oro per il nostro Lunario al Merano wine hunter awards. Per lo stesso vino abbiamo ricevuto anche il “grand oro” al Mundus Vini nella Summer edition, la quale ha nominato il Lunario come Best of Show Sicily white.
Oltre al Lunario, anche il nostro Ammaru è uno dei vincitori del concorso Sud Top Wine di Cronache di Gusto nella categoria: vini bianchi siciliani DOC e IGT. Lo stesso vino è stato premiato anche con 90 punti al concorso 5 Stars wines del Vinitaly insieme al nostro Metodo Classico Brut Brugnano premiato con 91 punti.
I successi dei nostri vini non sono finiti li potete scoprire sul nostro sito, nella sezione riconoscimenti.
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