– Quali sono le peculiarità e le caratteristiche più significative della tua produzione?
Dal 1997 l’azienda è certificata in biologico, infatti protagonista della nostra filosofia è l’agricoltura sostenibile, che contribuisce a preservare la risorsa ambiente e a valorizzare la qualità della produzione. A tale proposito utilizziamo energia alternativa autoprodotta attraverso un impianto fotovoltaico, capace di soddisfare tutto il nostro fabbisogno. Crediamo nella filiera corta, la filiera produttiva della Cantina Ariano è la più breve possibile: tutte le fasi che portano dalla vinificazione dei mosti alla bottiglia etichettata sono gestiti ed hanno luogo in azienda.
– Perché hai deciso di partecipare a BWS e cosa ti aspetti da questa esperienza?
Abbiamo deciso di partecipare perchè crediamo possa essere un’opportunità di approccio sul mercato milanese. Ci aspettiamo di raccogliere buoni contatti e di concretizzarli in tempi brevi.
– Quali sono i punti di forza che ritroviamo nei vini/negli spirits della tua azienda valorizzati dal tuo territorio?
I vitigni coltivati dalla Cantina Ariano hanno tutti una forte connotazione territoriale. Il nostro è un territorio storicamente vocato al vino, i cui frutti migliori vengono selezionati, lavorati ed offerti in purezza al fine di esaltare le caratteristiche uniche di ogni singola referenza.
– Raccontaci del nuovo progetto a cui state lavorando.
Negli ultimi anni abbiamo investito molto sul nostro progetto Spumante, ampliando la nostra gamma con due etichette – Fedro Pas Dosè e Fedro Brut.
– Come è nata la tua passione per questo settore?
La passione per questo mondo ha radici lontane, ma il personale cammino di Federica Ariano nasce circa 20 anni fa, dopo una laurea in biologia decido di prenderne una seconda in viticoltura ed enologia, ed insieme mio padre Attilio iniziamo la realizzazione di questo sogno. Negli anni si sono uniti al nostro percorso mio marito, Aldo Avello, enologo anche lui, e poi la preziosa collaborazione di mia sorella Manuela Ariano e mio cognato Omar Leonardi.
– Qual è la filosofia e la mission della tua azienda?
Protagonista della filosofia aziendale è l’agricoltura sostenibile, che contribuisce a preservare la risorsa ambiente e a valorizzare la qualità della produzione. Questi principi sono, oggi, portati avanti dall’ultima generazione, Federica Ariano e Aldo Avello curano l’aspetto tecnico produttivo, Manuela Ariano e Omar Leonardi la commercializzazione e il marketing.
– Come descriveresti l’annata 2024?
È stata un’annata che ha portato con sé i segni di una difficile vendemmia precedente, amplificati dalla conduzione in biologico. La vendemmia 2024 è iniziata con anticipo a causa di condizioni climatiche eccezionali. Nonostante la siccità e il caldo, la qualità delle uve è stata buona, permettendoci di ottenere ottimi risultati.
– Descrivici il profilo del tuo consumatore tipo e qual è l’etichetta più apprezzata da questa categoria di clienti.
Consumatore attento alla piacevolezza del bere, interessato al nostro modo di lavorare, che ci piace descrivere e raccontare. Il cliente è particolarmente incuriosito dall’utilizzo di vitigni meno conosciuti come Bombino Bianco e Nero di Troia. Ultimamente il focus è sullo Spumante.
– Da dove provengono i nomi delle tue etichette e a cosa si ispirano le immagini presenti su di esse?
La linea sogno di volpe, bianco, rosso e rosato, è ispirata alla favola di Fedro “La volpe e l’uva”, infatti in etichetta viene riportata una volpe di spalle sognante. La linea dei classici, vogliono rappresentare una Puglia stilizzata, infatti mettendole una di fianco all’altra, la falanghina va a rappresentare il promontorio del Gargano, poi troviamo il negroamaro tipico del nord del Salento e infine il primitivo a rappresentare il sud della Puglia. Il nero di troia gold, affinato in legno di rovere, ha un’etichetta a sé, proprio perché lo identifichiamo come “Sua Maestà il Nero di Troia”, espressione più autentica e rappresentativa tra i vini della Capitanata. Infine a chiudere il cerchio, lo spumante metodo classico, versione pas dosè e brut, riportano il nome di FEDRO, dal quale è nato tutto!
– Quali sono i premi e i riconoscimenti che la tua azienda ha ricevuto nel corso degli anni?
L’Associazione Italiana Sommelier ha premiato il nostro Primitivo 2022 con quattro viti nella Guida Vitae 2025. The WineHunter Award 2024 ha premiato il nostro Fedro Brut 2021 e la Nostra Falanghina 2023.
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