– Perchè avete deciso di intraprendere questa esperienza? Da dove proviene la vostra passione per il distillato? Quali sono le origini della vostra azienda?
La voglia di confrontarci con i migliori del settore, in un evento altamente focalizzato sui distillati, ci ha spinto a partecipare. La storia della nostra azienda nei distillati affonda le radici nello scorso secolo, più precisamente nel 1908, quando a Pragelato (TO) sulle montagne piemontesi nasce la Casa Specialità Prodotti Alpestri Albergian. Siamo inseriti nel registro delle imprese storiche d’Italia e i nostri liquori nel corso degli anni hanno avuto moltissimi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
– Come nasce il vostro distillato? Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Siamo orgogliosamente un azienda artigiana, Eccellenza Artigiana per la Regione Piemonte, e teniamo alle antiche ricette che utilizziamo nella preparazione dei nostri liquori. Come ad esempio il Genepin che nasce dalla ricetta originale del 1823 e che prepariamo seguendo scrupolosamente il disciplinare di produzione dalla selezione delle erbe, spontanee o coltivate in altura, all’essicazione delle stesse fino alla macerazione e alla messa in bottiglia.
– Quali sono secondo voi le caratteristiche principali dei vostri distillati?
Massima attenzione alle materie prime, dedizione artigiana nel produrre e cura nel packaging. Questo cerchiamo di trasmettere ai nostri clienti, portando quella sensazione di casa che ci rimane addosso: generiamo ricordi da più di un secolo.
– Quali sono le sensazioni che volete trasmettere ai consumatori attraverso le vostre etichette?
Naturalità, storicità e qualche informazione aggiuntiva. La trasparenza dell’etichetta serve a non coprire il colore dei nostri liquori che è quello tipico dell’infusione, gli elementi classici e il testo vogliono trasmettere tutta la nostra storicità e un QR permette di vedere con il proprio smartphone un breve video di come il liquore stesso viene prodotto. La bottiglia, battezzata “Giacomo” in onore di Giacomo Tillino (1906-1980), è realizzata su nostro brevetto esclusivo e riporta sul vetro alcuni elementi storici caratteristici di Albergian.
– Qual è il vostro rapporto con il territorio?
Molto stretto. Per le materie prime senza le quali non riusciremo a produrre nulla ma soprattutto non potremmo mantenere quelli standard qualitativi che ci imponiamo. Per la storia perché è strettamente correlata a quella del nostro territorio avendo attraversato più di un secolo. E poi il nostro nome è quello della montagna più alta che domina Pragelato, il paese dov’è nata l’azienda a 1500 metri, quindi più territoriali di così…
– Perchè un consumatore dovrebbe scegliere i vostri distillati? E chi è il vostro target di riferimento?
Cultori del buon vivere, appassionati di gourmet, amanti dei grandi classici della distilleria nazionale…siete i benvenuti! Ci rivolgiamo a chi sa apprezzare l’artigianalità, il sapore vero dell’infusione e ha la voglia di scoprire sapori antichi da risultare sorprendentemente moderni.
– Qual è secondo voi l’etichetta che più rappresenta la vostra azienda? E perchè?
L’Amaro Albergian senza alcun dubbio. Gradevolmente amaro, moderata gradazione alcolica, ha il sapore, la genuinità e il calore delle erbe e della natura. Colore marrone chiaro derivato dall’infusione naturale delle erbe.
Il sapore è morbido, erbaceo e con un leggero retrogusto alla mandorla che viene esaltato servito con ghiaccio.
Da sempre, se dici Albergian, pensi all’Amaro.
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