– Da dove proviene la scelta del nome della vostra azienda? Il vostro logo ha un significato in particolare?
L’origine del nome della nostra azienda è data dal nostro cognome, mentre l’origine del nostro logo è data dalla rivisitazione di un timbro per cera a caldo che abbiamo ritrovato in azienda. Il logo in particolare rappresenta le iniziali dei nomi delle quattro generazioni che hanno manda avanti questa azienda dal 1926 fino ad ora. Inoltre rievoca le produzioni principali della nostra azienda data dai disegni stilizzati dell’acino d’uva e dalla foglia della foglia di ulivo.
– Quali sono le origini dell’azienda, e quale è stato il vostro percorso che vi ha portato a dove siete ora?
Fin dal 1926, dopo il rientro degli avi dall’America, l’azienda agricola Cariello Vincenzo è radicata nel nord barese in agro di Bitonto. L’azienda nasce da prima con una esigua estensione con annesso un frantoio tradizionale. Per motivi logistici questo viene abbandonato negli anni ’50, a vantaggio della vendita e trasformazione del vino con una piccola percentuale di olio. Agli inizi degli anni ’90 l’azienda iniziò ad estendersi e iniziò contemporaneamente a specializzarsi nella sperimentazione su uve da vino e olio. La nostra azienda ha sempre mantenuto le proprie radici nel territorio con uno sguardo al futuro. L’attività agricola viene svolta conservando e tutelando la biodiversità preesistente sul territorio utilizzando le varietà autoctone tramandate dai nostri avi.
Questo però è stato un punto fermo da cui partire verso un futuro che porta alla sperimentazione e all’utilizzo di tutte le tecnologie più moderne per rendere i nostri prodotti il meglio possibile ma conservando i sapori tramandatici dai nostri antenati.
– Quali sono le caratteristiche di unicità che contraddistinguono i vostri prodotti?
I nostri prodotti sono contraddistinti da una tutela del terroir e della biodiversità, riscoprendo i vecchi vitigni ormai scomparsi dal territorio e riproponendoli in chiave moderna.
– Se doveste raccontare i vostri vini a chi non li ha mai assaggiati, come li descrivereste?
I nostri vini si descrivono con tre semplici parole:
1. Eleganza
2. Riscoperta
3. Innovazione
– Qual è il consumatore tipo di riferimento della vostra azienda? A chi si rivolge il vostro vino?
I nostri vini sono per i consumatori che ricercano qualcosa di diverso dai soliti vini conosciuti.
– Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Il nostro approccio alla produzione dei vini è una via di mezzo tra il tradizionale, con una conduzione del vigneto come facevano i miei avi, e il moderno, utilizzando tecnologie all’avanguardia in cantina.
– Quali sono i canali di vendita utilizzate per raggiungere i vostri clienti? Quali strategie avete adottato in questo momento di emergenza sanitaria?
I nostri canali di vendita sono i tradizionali, però in questo periodo di pandemia abbiamo cercato di utilizzare il web, appoggiandoci su alcune piattaforme di vendita.
– Organizzate visite in cantina per appassionati? Se sì, cosa prevedono?
Purtroppo no, perché per adesso per l’esiguo numero di bottiglie prodotte dalla nostra azienda, ci appoggiamo presso terzi per la lavorazione delle nostre uve. Però a breve dovremmo aprire un piccolo punto vendita in cui si potrà assaggiare i nostri prodotti.
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