– Quali sono le peculiarità e le caratteristiche più significative della tua produzione?
Lavoriamo prevalentemente a mano i nostri vigneti nelle colline della denominazione storica Conegliano – Valdobbiadene; produciamo solo vini DOCG ad oggi in 4 versioni : Extra Brut – Brut – Extra Dry – Cartizze Dry, ciascuna con caratteristiche e personalità ben definite.
– Perchè hai deciso di partecipare a BWS e cosa ti aspetti da questa esperienza?
Credo fortemente nelle relazioni fra le persone; mi aspetto di poter incontrare e condividere il nostro pensiero attraverso le degustazioni con tante persone appassionate e alla ricerca di piccole aziende del territorio sia per cultura personale che per business.
– Quali sono i punti di forza che ritroviamo nei vini/negli spirits della tua azienda valorizzate dal tuo territorio?
I nostri vigneti sono posti su diverse colline, diversi versanti, con diverse esposizioni e diversi terreni; raccogliamo le uve a mano e vinifichiamo separatamente i mosti così da valorizzare al massimo le singole peculiarità dei nostri vigneti. Questo ci permette di dare una precisa personalità a ciascun vino.
– Raccontaci del nuovo progetto a cui state lavorando.
Abbiamo appena concluso la ristrutturazione di un piccolo rustico di proprietà in cima alla collina del Cartizze dove si possono fare delle degustazioni emozionali, immersi nel vigneto con una bellissima vista panoramica sulle colline di Valdobbiadene. Condividiamo con gli ospiti il lavoro in vigna, le operazioni di cantina e alla fine degustiamo i nostri vini con la possibilità di abbinarli a formaggi e salumi locali.
– Come è nata la tua passione per questo settore?
La passione è stata tramandata prima dal nonno Desiderio che con tanta caparbietà ha piantato i primi vigneti, poi dal papà enologo Eliseo che ha dedicato tanto studio e passione, sempre alla ricerca della massima espressione qualitativa.
– Quali strumenti utilizzi per promuovere e distribuire i tuoi prodotti?
Attualmente stiamo integrando il sito con le informazioni ed immagini del rustico appena restaurato sulla collina del Cartizze dedicato alle degustazioni; ci stiamo organizzando per condividere con professionalità e continuità i contenuti e le nostre iniziative sui social. Rimangono per noi molto importati le degustazioni aperte al pubblico e gli eventi/fiere dove possiamo raccontarci di persona.
– In quali regioni italiane e in quali nazioni possiamo trovare le tue etichette?
ACERLE è una realtà commercialmente giovane, attualmente vendiamo prevalentemente nel Nord Italia; anche attraverso BSW stiamo cercando nuove collaborazioni per la distribuzione sia in territorio nazionale che estero per fare conoscere i nostri vini.
– Qual è la filosofia e la mission delle tua azienda?
Proprio per le perfette caratteristiche microclimatiche e del suolo delle nostre colline, credo fortemente nelle potenzialità qualitative che possiamo ottenere dalle nostre uve. La mission di ACERLE è comunicare con semplicità : il vino buono si fa con l’uva buona, l’uva buona la si ottiene nei migliori terreni e microclimi. ACqua tERra soLE : ACERLE nasce dalla sintesi di tre elementi tanto semplici quanto fondamentali per le nostre uve.
– Come descriveresti l’annata 2024?
Impegnativa ma davvero interessante: dal punto di vista agronomico le piogge di primavera sono servite per creare un’ottima riserva nel terreno utile per le alte temperature poi dell’estate. Abbiamo poi ritrovato nei vini l’eleganza dei profumi e la struttura tipica dei nostri terreni. Il riscontro crescente dei clienti affezionati e nuovi ci danno grande entusiasmo per continuare con passione nel nostro lavoro.
– Descrivici il profilo del tuo consumatore tipo e qual è l’etichetta più apprezzata da questa categoria di clienti.
Sicuramente un consumatore attento alla qualità e curioso, che si informa e vuole conoscere non solo i vini ma anche da chi e come vengono prodotti. Normalmente il cliente appassionato ricerca la versione Extra Brut per scoprirne la nota più minerale e sapida, ma molte persone vogliono assaggiare il Cartizze prodotto nell’omonima collina, motivo d’orgoglio e riferimento qualitativo per tutta la denominazione storica.
– Da dove provengono i nomi delle tue etichette e a cosa si ispirano le immagini presenti su di esse?
Per coerenza con la nostra idea di semplicità, abbiamo voluto riportare in etichetta solo la tipologia (Extra Brut – Brut – Extra Dry – Cartizze Dry); il disegno in etichetta invece vuole suggerire una duplice interpretazione: l’impronta dell’uomo che lavora le vigne, ma anche ricordare la vista dall’alto delle nostre colline, con il disegno irregolare dei filari a giropoggio che seguono la conformazione del terreno e le diverse pendenze.
– Quali sono i premi e i riconoscimenti che la tua azienda ha ricevuto nel corso degli anni?
Abbiamo da poco iniziato a partecipare a manifestazioni con premiazioni, speriamo davvero di riceverne molti; ma il riconoscimento più grande è la soddisfazione del cliente !
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