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Intervista a Tenuta Roletto

Aprile 23, 2025 /Posted byprodes / 0

– Quali sono le peculiarità e le caratteristiche più significative della tua produzione?
Tenuta Roletto è situata nel comune di Cuceglio, nel Canavese. Azienda a conduzione familiare vanta la più ampia superficie vitata di proprietà all’interno della denominazione. In Piemonte, terra di rossi, si distingue l’Erbaluce. La cura e il desiderio di qualità ed eccellenza hanno portato l’azienda ad avere molteplici declinazioni di questo vitigno: Fermo, Metodo Classico e Passito.
Gli investimenti in opera in vigna che stanno portando ad una superficie vitata di 60 ha sono stati seguiti dai rinnovamenti a livello strutturale. Nel 2024 è stata inaugurata la nuova cantina sotterranea, per l’affinamento del metodo classico, le nuove sale di degustazione e la terrazza che si affaccia sui vigneti.
Tenuta Roletto non è solo vino, ma anche matrimoni, compleanni, eventi privati e meeting aziendali. L’abbraccio delle vigne che circondano la tenuta rende indimenticabile l’esperienza.

– Perchè hai deciso di partecipare a BWS  e cosa ti aspetti da questa esperienza?
Come azienda abbiamo scelto di uscire dal territorio, riteniamo che sia essenziale diffondere la conoscenza del Canavese e dell’Erbaluce.
BWS è un’ottima vetrina e occasione per incontrare professionisti del settore e Wine Lover che desiderano scoprire nuovi volti ed eccellenze del panorama vitivinicolo italiano.

– Quali sono i punti di forza che ritroviamo nei vini/negli spirits della tua azienda valorizzate dal tuo territorio?
L’Erbaluce è un vitigno estremamente versatile. Possiamo realizzare degli ottimi vini fermi che puntano non solo sulla freschezza, ma anche sull’invecchiamento.
Da non sottovalutare le potenzialità del Metodo Classico, i lunghi affinamenti sui lieviti e le ottime acidità da saper ben gestire portano a realizzare dei vini bianchi che sfidano il tempo, con una delicatezza ed eleganza che non trova eguali in Italia.

– Raccontaci del nuovo progetto a cui state lavorando.
Tenuta Roletto è una delle aziende chiave del Canavese, il nostro desiderio è portare l’Erbaluce ad essere riconosciuta come eccellenza del territorio piemontese. Stiamo parlando di una varietà estremamente versatile, noi come azienda abbiamo lavorato molto sul passito e stiamo lavorando sul metodo Classico, in particolare con esperimenti con lunghe permanenze sui lieviti.

– Come è nata la tua passione per questo settore?
Diciamo che la mia passione è intrinseca nel sangue. Nasce dal nonno, dalla culla e nella crescita dell’età giovanile, ho sempre vissuto la cantina, la vendemmia, la vera vendemmia familiare con la tavolata sotto la pergola e la chitarra. Il termine coincideva sempre con il compleanno del nonno.
Il mondo del vino mi è sempre appartenuto e mi ha sempre emozionato.
Sono molto fortunata perché come tutte le passioni ti invadono e ti permettono di non sentire lo sforzo del lavoro.

– Quali strumenti utilizzi per promuovere e distribuire i tuoi prodotti?
Il Brand Tenuta Roletto sta crescendo sempre di più, forte dell’ottima qualità dei vini prodotti. La prima forza sono le persone che si appassionano di questo vino. Diventano gli ambasciatori autentici di una bevanda che li ha conquistati

– In quali regioni italiane e in quali nazioni possiamo trovare le tue etichette?
Sebbene la produzione sia limitata le nostre etichette trovano una buona diffusione in Italia, anche se ad oggi buona fetta è ricoperta dalla vendita diretta in cantina e sul territorio -caratteristica intrinseca di molti vini piemontesi-.
Anche il mercato estero rappresenta una buona componente in particolare in Europa.

– Qual è la filosofia e la mission delle tua azienda?
Il regalo più grande per noi è la riuscita del progetto. È un progetto ambizioso, ma a noi piacciono le sfide. Crediamo molto nel territorio, abbiamo radici da generazioni in queste terre ed il sogno più grande è poter esaltare le nostre bellezze e dimostrare che il nostro vitigno può essere una nuova scoperta per il mondo del  vino.

“Cuore, casa, tenacia e passione non conoscono limiti”

– Come descriveresti l’annata 2024?
In una parola l’annata 2024 potrebbe essere identificata con sacrificio. La gelata tardiva ha ridotto notevolmente la produzione. Abbiamo reagito con una scelta chiara: selezionare solo le uve migliori, sacrificando la quantità per garantire una qualità eccelsa. Possiamo quindi dire che l’ultima annata è stata tutto fuorché facile… in cantina è stato però possibile dedicare molta più cura al prodotto, dati i minor quantitativi processati.

– Descrivici il profilo del tuo consumatore tipo e qual è l’etichetta più apprezzata da questa categoria di clienti.
L’Erbaluce è in una fase di scoperta, quindi chi si approccia a questo vitigno è generalmente un appassionato del settore, spesso reduce da corsi, che vuole scoprile le stelle, non necessariamente quelle che brillano di più. Di conseguenza ricerca i prodotti più di spicco, le produzioni limitate, vini che sono più in grado di stupire.

– Da dove provengono i nomi delle tue etichette e a cosa si ispirano le immagini presenti su di esse?
Dipende dalle linee che andiamo a prendere in considerazione, il Lei e il Lui sono i punti di partenza le basi da cui il passaggio  obbligato di ricerca e crescita. Altre etichette si riferiscono maggiormente alla tradizione della famiglia; per esempio muliné: il mugnaio. Per quanto riguarda i millesimati MC si riferiamo alla permanenza sui lieviti per esempio Sessanta o Centoventi, nostra limited edition e punta di Diamante della produzione.

– Quali sono i premi e i riconoscimenti che la tua azienda ha ricevuto nel corso degli anni?
I riconoscimenti più recenti fanno riferimento alla rivista Vitae dell’associazione Italiana Sommelier e Wine Hunter, giusto per citarne alcuni, sia con il metodo classico che con il passito.

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