Appartengono alla nuova generazione di vignaioli, una generazione attenta, con molta voglia di sperimentare, unendo innovazione, tradizione e comunicazione in un connubio vincente. Nel 2009 hanno acquistato un terreno senza vite, un vecchio casale diroccato e un foglio bianco su cui scrivere “il progetto”. Hanno realizzato una cantina vinicola con un occhio attento sulla sostenibilità, fondendola con la natura che la ospita a tal punto da non vederla emergere dal sottosuolo.